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L¿Internet Threat Report ¿ studio biennale sulle minacce in Rete curato da Symantec ¿ ha rilevato che gli attacchi hacker attraverso i servizi di instant messaging e i sistemi peer-to-peer (P2P), si sono quadruplicati tra e gennaio e giugno di quest”anno.
Raddoppiati anche gli attacchi a Windows, che hanno sfruttato le falle al sistema operativo, che garantisce allo stesso tempo la maggiore diffusione delle infezioni virtuali.
Richard Archdeacon, direttore dei servizi tecnici di Symantec, ritiene i creatori dei virus sono in grado di sfruttare le vulnerabilità dei sistemi in maniera molto più rapida rispetto al passato.
Ne è un esempio ¿Il recente worm Blaster ¿ che secondo Archdeacon – ha colpito grazie a una vulnerabilità segnalata da appena 26 giorni. La gestione delle patch pertanto è diventato un fattore assolutamente critico per le aziende¿.
Nell¿Internet Threat Report ci sono anche dure critiche nei confronti di Microsoft Internet Explorer, definito un ¿serio pericolo¿ a causa delle sue falle di sicurezza, così come Microsoft Internet Information Server.
Secondo le cifre elaborate da Symantec, risulta anche che le grandi aziende subisco in media 40 attacchi la settimana, con una crescita del 12% rispetto all”anno precedente.
La società infatti rivela che sono sempre più sofisticati i virus che affollano la Rete ed è sempre più difficile per i computer difendersi.
Le minacce a tecnica mista hanno continuato a rappresentare la tipologia più diffusa.
Si tratta di combinazioni di virus, worm, Trojan horse e codice pericoloso che sfruttano le vulnerabilità di server e Internet per effettuare e diffondere l”attacco.
Anche la velocità con cui si propagano i virus sta aumentando, secondo Symantec, e rischi e disagi causano un calo nell”utilizzo del Web.
Gli hacker adesso riescono ad attaccare anche palmari e cellulari di terza generazione. A questo proposito Symantec ha annunciato di essere in procinto di lanciare una nuova versione del proprio antivirus compatibile con i dispositivi Pocket PC e Palm.
L¿idea di lanciare un software compatibile con questi dispositivi era in cantiere da tempo, ma soltanto ora, con oltre 20 milioni di computer palmari venduti negli ultimi cinque anni, Symantec ha pensato fosse giusto investire in questo mercato.