Italia
Continuano i problemi al settimo piano di Viale Mazzini. Questa volta a essere al centro del dibattito è la diretta della manifestazione sindacale di sabato a Roma, contro la riforma delle pensioni annunciata dal governo.
Il presidente Rai, Lucia Annunziata, ha abbandonato – per protesta contro la decisione degli altri consiglieri di non procedere alla diretta televisiva della manifestazione sindacale – la seduta del Cda di ieri. La presidenza è stata, quindi, assunta dal consigliere anziano Francesco Alberoni.
La proposta di Lucia Annunziata, con la quale invitava il Direttore generale a disporre la diretta della manifestazione indetta per sabato pomeriggio dalle confederazioni sindacali, è stata fatta ””in contrasto – si legge in una nota dell”azienda di viale Mazzini – con le direttive stabilite (all”unanimità) dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dallo stesso Cda l”8 aprile di quest”anno””.
Come primo atto Alberoni ha voluto esprimere il dispiacere del consiglio per la decisione di lasciare i lavori in segno di protesta, presa dalla Annunziata.
¿Il consiglio – conclude la nota Rai – ha quindi approvato all”unanimità la seguente delibera: ”In relazione alla richiesta formulata dalle tre confederazioni sindacali per la ripresa televisiva della manifestazione di sabato 4 ottobre, il Cda raccomanda al direttore generale di assicurare adeguata copertura all”evento, in coerenza con le precedenti deliberazioni assunte all”unanimità dal Consiglio medesimo sulla base dell”indirizzo espresso all”unanimità dalla commissione parlamentare di Vigilanza¿.
La Rai non seguirà, quindi, con una diretta ma con notiziari e finestre informative a cura del Tg3 la manifestazione di sabato prossimo indetta dai sindacati.
Il direttore della Rai, Flavio Cattaneo, garantirà la copertura della manifestazione sindacale di sabato ””nel rispetto del pluralismo””. Lo rende noto la stessa direzione generale.
¿La direzione generale, come già dichiarato durante il Cda – si legge in una nota – si atterrà a quanto deliberato dal consiglio nella seduta odierna per garantite la copertura dell”evento anche durante il suo svolgimento, nel rispetto del pluralismo. Il direttore generale – conclude – ha già convocato i direttori di testate e di rete per concordare modi e tempi per la copertura dell¿evento¿.
Per il presidente della Rai, quella del Cda è stata una ¿palese violazione del pluralismo interno ed esterno dell”azienda¿.
La Annunziata sostiene di aver ritenuto di appoggiare la richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali ¿¿vista l”eccezionalità della materia, eccezionalità sancita dal Presidente del Consiglio nel momento in cui ha ritenuto necessario parlarne in una comunicazione al Paese a reti unificate¿.
Dopo il voto contrario del Cda ¿ aggiunge il presidente Rai ¿ ho ritenuto opportuno abbandonare la riunione ¿per sottolineare la palese violazione del pluralismo interno ed esterno dell”azienda che questa decisione configura¿.
Fa il punto sulla direttiva in materia di dirette televisive il presidente della Vigilanza Rai Claudio Petruccioli. ””Si continua ad usare – afferma Petruccioli – questa parola ”diretta”, che si presta alle interpretazioni più diverse. Quando parlo di copertura adeguata – precisa – io intendo una copertura giornalistica contemporanea allo svolgimento dell”evento con documentazione – come dice l”atto di indirizzo della commissione – in voce e in immagini e con la presenza in studio di persone che assicurino un dibattito pluralistico¿.
Plaudono all”iniziativa del presidente Rai anche i sindacati e l”opposizione mentre la maggioranza difende la scelta del Cda e parla di ¿solito polverone dell”opposizione¿.
Savino Pezzotta – leader della Cisl – definisce Lucia Annunziata ¿una vera democratica¿ mentre il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani apprezza ¿la sua coerenza ed il suo coraggio¿ ed esprime ¿profondo sdegno¿ per la decisione del Cda.
Il segretario dell”Usigrai Roberto Natale interpreta la mancata diretta come ¿la conferma che il Cda ed il direttore generale intendono la Rai come servizio privato del premier¿.
Arriva immediato anche il sostegno della Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana) alla Annunziata.
La presidente Rai ¿¿ha fatto bene a proporre al Cda la par condicio tra Berlusconi e i sindacati¿, sottolinea il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi, a nome delle 57 associazioni movimenti e sindacati, che compongono il ¿Comitato per il no¿ alla Gasparri.
¿La protesta della presidente Rai – sottolinea il segretario – non può che essere condivisa da tutti coloro che hanno a cuore la libertà di informazione, il ruolo del servizio pubblico e l”autonomia degli operatori della comunicazione¿.
Secondo il comitato di associazioni, che ieri hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare le prossime iniziative e sottolineare che lavoreranno in queste ore per ottenere dal Parlamento una quarta lettura del Ddl Gasparri, e che oggi si incontreranno a Piazza Montecitorio, alle 16,30, in concomitanza con il voto, alla Camera sul Ddl.
La maggioranza, da parte sua, fa quadrato intorno al Cda. Per il componente di An in commissione di Vigilanza Michele Bonatesta ¿la diretta viene concessa esclusivamente per seguire momenti istituzionali e grandi avvenimenti di cronaca, escludendo invece tutte le manifestazioni di significato politico o sindacale¿, mentre il capogruppo di Fi in commissione Vigilanza Giorgio Lainati e Davide Caparini della Lega Nord ricordano all”opposizione che esiste ¿una delibera della commissione di Vigilanza, approvata all”unanimità, che nega la diretta televisiva per manifestazioni politiche e sindacali¿.
Raffaella Natale