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Sembra sia più vicino di quanto pensassimo il tanto atteso salto generazionale del World Wide Web: ha preso avvio infatti la prima fase di sperimentazione di una rete superveloce che consentirà anche ad un semplice palmare di avere una capacità di calcolo impensabile fino ad ora, maggiore perfino di quella oggi disponibile al Pentagono. Il network è stato messo a punto dal Centro Europeo per la Ricerca Nucleare (Cern) allo scopo di sviluppare un sistema di gestione dati ad altissima capacità basato sul Grid computing.
Questo nuovo strumento promette – secondo i suoi ideatori – di cambiare la nostra vita quotidiana, proprio come ha fatto Internet durante gli ultimi dieci anni. Non a caso, la Grid è già stata ribattezzata da alcuni esperti ¿SuperInternet¿.
Attualmente, Internet consiste in una immensa rete di server (oltre 35 milioni in tutto il mondo rispetto agli appena 130 del 1993) che permette agli utenti di scaricare informazioni 24 ore su 24. L¿accesso ai dati adesso è però limitato dalla capacità di elaborazione del computer di ciascun utente.
Ebbene, tutto questo fra non molto sarà solo un ricordo: d¿ora in poi indipendentemente dalla potenza del terminale a disposizione, basterà richiedere un¿informazione e la Grid sarà programmata per andarla a cercare e renderla accessibile.
La Grid, dall¿inglese griglia intesa come rete di distribuzione, nasce negli USA alla fine degli anni ¿90 con l¿obiettivo di rispondere alle più attuali esigenze della ricerca scientifica, ma rappresenta il futuro della rete elettronica. ¿Si tratta ¿ spiega Fabrizio Gagliardi del Cern – di un sistema che sarà in grado di riunire tutti quei ricercatori che richiedono l¿accesso in forma digitale ai dati gestiti mediante calcoli virtuali disponibili su larga scala, ovvero a quantità di dati distribuiti da pochi centri produttori ai centri di elaborazione e aggiornati continuamente a livello locale¿.
Ma cos¿è in pratica la Grid? L¿idea di base è piuttosto semplice: poiché poche persone utilizzano a pieno le capacità di elaborazione del proprio computer, si è deciso di sfruttare queste risorse inutilizzate attraverso Internet. Soprattutto per risolvere problemi di calcolo che necessitano grande memoria e potenza e per archiviare un gran numero di dati, ad un costo relativamente contenuto.
In sostanza, la Grid è un sistema che mette in evidenza le risorse disponibili e consente a ogni utente, dovunque egli si trovi, di sottomettere e processare le sue richieste su queste risorse.
Allo stesso tempo la griglia gestisce efficientemente i dati e le repliche nei vari centri e li rende immediatamente disponibili a tutti in modo trasparente e in tempo reale, consentendo di aumentare enormemente l¿efficienza d¿impiego e minimizzare i tempi di risposta alle richieste degli utenti.
La Grid sarà usata inizialmente per gestire i terabyte di dati generati dal prossimo acceleratore di particelle del Cern, il Large Hadron Collider (LHC).
L”Istituto di Ricerca Europeo per il Nucleare e il Cern sono infatti impegnati a riprodurre le collisioni fra le particelle più elementari che hanno dato inizio al Big Bang con l”obiettivo comune di riuscire a memorizzare ed integrare un petabyte di dati (un milione di gygabyte) e sfruttare il processing di migliaia di personal computer.
L”acceleratore LHC determinerà la collisione delle particelle a energie e frequenze più elevate che in passato, e l”informatica costituirà la chiave di volta per analizzare la grande quantità di dati raccolti in questi esperimenti. Il progetto punta infatti a creare una nuova rete di dati e di calcolo per l”esplorazione scientifica a livello mondiale, offrendo a un gran numero di comunità scientifiche la possibilità di condividere banche dati su larga scala. Queste risorse saranno collegate da un “network glue” ad alta velocità denominato “middleware”, che porterà il concetto di World Wide Web a un livello completamente nuovo, fornendo agli scienziati di tutto il mondo l”accesso a banche dati condivise mai realizzate prima d”ora.
Per ogni anno di attività, l”acceleratore LHC accumulerà dati per oltre dieci milioni di Gigabyte, equivalenti al contenuto di circa 20 milioni di Cd-Rom. Gli scienziati saranno dunque in grado di accedere alle risorse informatiche di tutto il mondo come se queste si trovassero sul loro Pc.
Se inizialmente la Grid cambierà il modo di fare ricerca scientifica, in un secondo momento, assicurano gli esperti del Cern, permetterà di gestire complesse strutture aziendali, di organizzare le vacanze e potrà aiutare perfino a ¿pianificare come rifornire di birra tutti i pub dell”Inghilterra nord-occidentale¿, come commenta ironicamente il professor Dennis Kehoe dell”Università” di Liverpool.
¿Ogni piccola impresa, spiega l¿Agenzia Spaziale Europea (ESA), potrà collegarsi alla Griglia e fare le proprie simulazioni numeriche per migliorare il prodotto come se fosse dotata di calcolatori ultrapotenti. Il software sviluppato, sarà distribuito gratuitamente. Anche i privati cittadini potranno usarlo, collegandosi a Grid e alla sua grande potenza di calcolo con la stessa semplicità con la quale di inserisce una spina di un televisore a una presa di corrente¿.
Ci vorrà ancora un po¿ di tempo, però, prima che la Grid abbia un impatto sulla vita quotidiana poiché – come e” successo con Internet – la tecnologia è ancora in fase di sviluppo al servizio della ricerca scientifica.
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