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Sono 13,1 milioni i bambini europei che nell¿ultimo anno si sono collegati in Rete, 3 milioni in più rispetto allo scorso anno. Lo rivela l¿ultima ricerca di Nielsen/NetRatings, secondo cui 4 milioni hanno meno di 12 anni, 9 milioni hanno tra i 12 e i 17 anni.
La Gran Bretagna è al primo posto per numero di navigatori al di sotto dei 18 anni, con un aumento su base annua pari al 58%, contro una media continentale del 27%. Dallo studio emerge anche che gli under 12 inglesi sono i più precoci d¿Europa per quel che riguarda l¿approccio alla navigazione.
¿Attualmente sono le famiglie a usare maggiormente Internet ¿ spiega Tom Ewing, analista di Nielsen/NetRatings ¿ e più la rete matura, più il profilo demografico degli utenti si avvicina a quello della popolazione europea nel suo complesso. Inoltre, con la crescente diffusione della banda larga i genitori sono più propensi a lasciare navigare liberamente i loro figli¿.
A questo proposito si stanno levando sempre più alte le grida d¿allarme degli psichiatri riguardo i pericoli a cui i più giovani possono andare incontro se i genitori non fissano dei limiti alle ore da passare in rete. È sempre più difficile infatti, stabilire il confine tra ¿passione¿ e ¿dipendenza¿ dal web.
Secondo gli ultimi dati, non solo i ragazzi cominciano sempre prima a navigare in rete, ma restano collegati sempre di più ¿ anche 70 ore a settimana ¿ e senza alcun controllo da parte degli adulti. Internet – spiega lo psichiatra Frédéric Goethals dell¿Unità di pedopsichiatria della Clinica Universitaria Saint-Luc a Bruxelles ¿ permette agli adolescenti di sperimentare le diverse facce della propria personalità e attraverso questa esperienza, ¿costruire un¿immagine di se positiva¿. Così come, tramite i personaggi virtuali, i ragazzi ¿salvano il mondo o vincono i campionati mondiali di calcio¿. E fin qui¿
Accanto a questi lati positivi, però, la rete nasconde molte incognite: ad esempio il rischio, per i più piccoli, di ¿fare il pieno di aggressività¿ o di sperimentare forme di sessualità distorte o poco consone alla loro età. Per questo, spiega il professor Jean-Yves Hayez, i genitori devono fare la loro parte per evitare che i ragazzini scambino la rete per un ¿immenso gruppo di auto-aiuto, un potente mezzo di auto terapia¿. Il prof Hayez prega gli adulti di non fuggire di fronte alle proprie responsabilità, ma di ¿pensare al fenomeno Internet con i propri figli¿.
In Italia, secondo un¿indagine della Società Italiana di Pediatria, il 76,4% dei bambini tra gli 11 e i 14 anni dispone di connessione a Internet e il 34,4% frequenta abitualmente le chat room.
Insomma, la rete, intesa come ¿straordinario mezzo di relazione¿ può essere uno strumento molto importante per la crescita, tanto che negli Usa, Internet ha superato la televisione, diventando il medium più utilizzato nella fascia di ragazzi tra i 13 e i 24 anni.
I siti più popolari tra gli under 18 sono Neopets.com, un sito dedicato agli animali virtuali, e MiniClip.com. Ma è molto forte la presenza dei ragazzi su siti come Kazaa, il gigante del file sharing dopo l¿oscuramento di Napster.
¿Attualmente ¿ dichiara Ewing ¿ la maggior parte dei siti con audience ampiamente under 18 sono concepiti specificamente per i teenager. Ma sono quelli dedicati agli under 12 che crescono più velocemente¿.