Europa
Le Autorità Nazionali di Regolazione (ANR) del settore delle telecomunicazioni, nel corso della tavola rotonda ”Competition in Broadband” – organizzato dall”ECTA e svoltasi a Bruxelles -hanno riconosciuto la necessità di un¿effettiva implementazione del nuovo pacchetto di norme che regolamentano il settore europeo della banda larga, in particolare per quel che riguarda l¿accesso Bit-Stream, raccogliendo le sollecitazioni fatte in questo senso dei new entrant del mercato.
Alla presenza di numerosi e illustri ospiti ¿ tra cui Jens Arnbak, presidente dell¿ European Regulators Group (ERG) ¿ il presidente di Tiscali, Renato Soru, ha dichiarato che gli incumbent delle tlc europee, che per oltre tre anni hanno abusato di una posizione dominante, continueranno a essere avvantaggiati se le norme europee, che ci sono e sono sufficienti, non venissero applicate al più presto: ””Bisogna che questo tipo di abuso venga fermato definitivamente ¿ dichiara Soru – in modo che noi possiamo competere e riguadagnare il terreno perduto. Le aperture dei recenti mesi ci danno uno spiraglio grazie al quale siamo tornati a competere e stiamo riguadagnando quote di mercato almeno sui nuovi clienti, ma ci vorrà tempo per riguadagnare le quote di mercato che abbiamo sul dial-up (¿) In un settore vitale per l¿economia europea, i new comer hanno bisogno dell¿interconnessione o dell¿accesso Bit-Stream alle reti locali di proprietà degli incumbent. Se questo non avverrà ¿ avverte Soru ¿ a rimetterci sarà la competitività, col rischio di un nuovo monopolio de facto nel settore Internet¿.
In concreto il Bit-Stream, cioè la possibilità di inviare e ricevere dati in modalità ADSL da parte degli utenti finali utilizzando le reti telefoniche, è stato incluso nella lista dei mercati rilevanti – che determina i mercati su cui è legittimo l”intervento regolatorio delle Authority – definita dalla Commissione Ue lo scorso febbraio.
Di conseguenza dovrebbero essere le ANR ad analizzare il mercato, definito il “mercato all”ingrosso dell”accesso al Broadband” e stabilire se, e quali, degli operatori presenti abbiano un “significante potere di mercato”. In particolare deve essere esaminata la circostanza in cui l”unico modo per poter accedere ai consumatori da parte degli operatori sia quello di passare attraverso le reti esistenti reti telefoniche di proprietà degli ex monopolisti.
Molti Stati, però, sono indietro nel recepimento delle normative europee e questo non fa che alimentare ¿ secondo Andy Tarrant dell¿ECTA ¿ un clima d¿incertezza e lo scoraggiamento degli investitori.
Per quanto riguarda in particolare il mercato italiano, il numero uno di Tiscali ha concluso dicendo che dovrebbe presto risolversi la disputa aperta con Telecom Italia: pare infatti che l¿Autorità abbia deciso di impedire all¿ex monopolista di lanciare delle offerte a tempo senza canone, che precluderebbero alla concorrenza di poter replicare con offerte altrettanto vantaggiose. ¿Quello che ancora manca in Italia – ha concluso – è una vera interconnessione per la banda larga, con prezzi orientati ai costi, ma vedo che l”Autorità nelle ultime settimane sta dando un segnale di maggiore attenzione¿.
Nel corso della tavola rotonda, Roger Wilson – Managing Director dell¿ European Competitive Telecommunications Association (ECTA) ¿ ha presentato gli ultimi dati relativi all¿accesso DSL: le statistiche mostrano un leggero incremento nella penetrazione della banda larga in Europa, ma niente in confronto a quello che potrebbe accadere in un mercato veramente competitivo, dichiara Wilson.
Taylor Reynolds dell¿International Telecommunications Union (ITU), ha aggiunto che l¿ultimo studio dell¿organismo di standardizzazione dimostra che i mercati asiatici sono molto più competitivi di quelli europei e garantiscono agli utenti prezzi vantaggiosi e servizi più competitivi.
Marco Pierani di Altroconsumo afferma che la priorità dei regolatori dovrebbe essere quella di garantire lo sviluppo di una competizione sostenibile che vada a vantaggio degli utenti, mentre Erik van Ginderachter, della Commissione europea, anch¿egli d¿accordo sul fatto che gli incumbent stiano facendo la parte del leone, ha assicurato che la Commissione continuerà ad agire sulla base delle norme antitrust e che i futuri abusi saranno puniti con multe severe, come quelle imposte a Wanadoo e Deutsche Telekom.