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Il web continua a crescere e diventa sempre più articolato: cambiano dunque le esigenze delle aziende, che necessitano di strumenti di analisi e marketing sempre più sofisticati e ¿intelligenti¿. E così i motori di ricerca si adeguano ai tempi e si trasformano in veri e propri analizzatori di tendenze in grado di prevedere e rispondere in tempo reale a eventi interni ed esterni, a domande e cambiamenti di mercato.
Il primo motore di ricerca ¿intelligente¿, verrà messo in vendita da IBM entro la fine di quest¿anno. Si chiama WebFountain e, assicura l¿azienda produttrice, rivoluzionerà lo stesso concetto di ricerca sul web. Il software permetterà infatti alle aziende di identificare, analizzare e valorizzare le nuove e moltepliciopportunità di business offerte dalla rete in maniera più rapida e conveniente. “Sono proprio le informazioni che provengono dall¿esterno e che vanno oltre le tradizionali indagini di mercato che possono contribuire a cambiare certe logiche e certi processi decisionali”, ha dichiarato Robert Carlson, WebFountain Vice President di IBM.
WebFountain, in pratica, può essere considerato un surrogato dell¿opinione pubblica e si differenzia dagli attuali motori di ricerca per la sua ¿democraticità¿ : gli strumenti adottati oggi per le ricerche sul web sono infatti molto spesso condizionati dai soldi di chi paga per comparire nelle prime posizioni (si parla di introiti per 2 miliardi di dollari per il solo 2003).
L¿approccio di WebFountain ¿ concepito inizialmente per l¿industria musicale – all¿analisi dei testi invece, è multi-disciplinare: la tecnologia messa a punto da IBM è in grado di leggere e capire il testo del Web, usando un linguaggio naturale per trovare le correlazioni tra le parole.
Il nuovo strumento di ricerca è capace di analizzare milioni di dati a settimana e permette di identificare tendenze, schemi e relazioni all”interno di enormi quantità di dati testuali semistrutturati e non strutturati.
Le aziende così possono conoscere la reazione del mercato al loro prodotto, collezionando in pochi minuti informazioni impossibili da scovare con i tradizionali metodi manuali. Il processo di reperimento dei dati coinvolge infatti milioni di siti web, miliardi di pagine testuali. Le fonti usate, grazie agli accordi di IBM con partner esterni, sono tantissime e spaziano dalle pagine Internet ai weblog, dai documenti aziendali ai newsgroup.
L”analisi finale consente di fornire una visione completa e articolata sulle principali problematiche di business, permettendo di evidenziare le tendenze emergenti del settore in base alle diverse aree geografiche e le interrelazioni identificate dal software.
Grazie a questa soluzione, il management di un”azienda potrà beneficiare di una profonda comprensione della percezione del brand e della propria organizzazione e di come questa percezione possa mutare nel corso del tempo. I clienti avranno anche l”opportunità di consultare tutti i testi identificati nel corso dell”analisi.
IBM ha investito oltre 100 milioni di dollari nel progetto: un investimento enorme considerando anche che i tradizionali motori di ricerca richiedono costi decisamente inferiori e possono contare sugli introiti derivanti dalla pubblicità.