Europa
Jean-René Fourtou, CEO di Vivendi Universal, ha scatenato le illazioni degli analisti per aver affermato che la propria divisione di telefonia mobile è parte della ¿famiglia¿ Vodafone.
La dichiarazione è stata interpretata da più parti come una semplice esagerazione dei piani di Fortou che vuole approfittare della posizione sul mercato del prestigioso partner, leader mondiale della telefonia mobile, per rilanciare le entrate del Gruppo, trainate proprio dalle unità del settore tlc.
Ma l¿annuncio, fatto durante la presentazione dei risultati semestrali, giunge proprio al momento giusto per scatenare le supposizioni degli addetti ai lavori: circola da tempo infatti la voce che Vodafone stia puntando di nuovo all¿acquisizione del 100% di Vivendi, nel tentativo arrivare al pieno controllo della joint venture Cegetel, di cui il gruppo dei media controlla il 70%.
In questo modo, oltre che su Cegetel ¿ che nel primo semestre 2003 ha generato un utile di 984 milioni di euro – Vodafone metterebbe le mani su SFR, il secondo operatore mobile francese. Vivendi possiede anche il 36% di Maroc Telecom.
Vodafone, che attualmente controlla il 30% di Cegetel e il 44% di SFR, ha a lungo creduto che il futuro delle telecomunicazioni francesi fosse nelle sue mani. Lo scorso anno il gigante britannico aveva tentato la scalata al gruppo mobile francese, ma Fourtou rifiutò l”offerta di 6.77 miliardi di euro per rilevare la partecipazione di Vivendi.
¿Li capisco¿ ha dichiarato Fourtou ai giornalisti, ¿Vorrebbero avere il 100% di questa compagnia che avanza a gonfie vele verso il profitto¿ma c¿è un prezzo. La nostra scelta è di mantenere la nostra posizione, chiaramente nell¿interesse degli azionisti di SFR¿.
Vodafone è un partner chiave di Vivendi, con i suoi 100 milioni di clienti e visto il grande successo dei servizi multimediali Live!, nonostante la saturazione del mercato. ¿La nostra strategia è chiara ¿ ha dichiarato Fortou ¿ Siamo parte della famiglia di Vodafone¿
Nella prima metà del 2003, Cegetel ha generato entrate per 3,6 miliardi di euro e un cash flow di 1,1 miliardi di euro. Per l¿intero anno, le entrate dovrebbero crescere del 5% e il profitto operativo di oltre il 30%.
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