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Le compagnie telefoniche asiatiche sono pronte a lanciarsi nell¿offerta di servizi di Pay TV usando le loro reti Internet a banda larga.
Questo creerà nuovi competitors in un mercato fino a oggi dominato dagli operatori via cavo e via satellite.
I nuovi servizi di Pay TV basati sul DSL sono stati recentemente offerti a Hong Kong dai fornitori d¿accessi Internet PCCW e City Telecom, come aveva già fatto all¿inizio dell¿anno in Giappone BB Cable Tv, filiale di Softbank.
Chunghwa Telecom si sta preparando a fornire il servizio per Taiwan, e Singapore Telecommunications potrebbe fare lo stesso a Singapore, se riuscisse a presentare la propria candidatura per la seconda licenza di Pay TV del Paese entro oggi, data ultima per il deposito delle offerte.
Il trend è decollato in Asia per primo perché la tecnologia è già pronta: tre quarti delle connessioni broadband della regione usano linee di sottoscrizione digitali (DSL) per trasformare le ordinarie linee telefoniche in canali di fornitura dati ad alta velocità, spiegano gli analisti.
Modificando l”esistente sistema DSL in tecnologia utile alle Pay TV è una spesa relativamente bassa per la maggior parte delle compagnie Internet che cercano nuovi modi per fare soldi, ha detto Marcel Fenez, consulente per l”Asia al PricewaterhouseCoopers.
“Internamente, queste organizzazioni si costruiscono la loro base di abbonati”, ha aggiunto Fenez. “La maggior parte dei costi sono già coperti”.
La gran parte di questi nuovi servizi necessita dell¿uso di un decoder, che trasmette il segnale ADSL fino alla Tv, permettendo all¿utente di continuare a surfare allo stesso tempo su Internet.
Propongono dei canali base come MTV, CNBC e Cartoon Network, come anche canali locali, e alcune volte offrono ai loro abbonati servizi on demand.
Gli operatori di Pay TV, invece, obbligano solitamente gli utenti ad acquistare dei bouquet preconfezionati.
Ma i fornitori di contenuti hanno permesso adesso a questi nuovi investitori nella Tv via ADSL di operare con maggiore flessibilità e soddisfare così le esigenze degli utenti.
PCCW, che cerca di diversificare le proprie attività da quando ha perso il monopolio nella telefonia a Hong Kong, afferma di aver già convinto, in sole tre settimane, tra i 1.500 e i 2.000 abbonati al giorno, e spera di vendere alla maggior parte dei propri 480.000 abbonati all¿ADSL.
Mike Butcher, uno dei dirigenti di PCCW, prevede di offrire 30 canali entro la fine dell¿anno, e afferma che la tecnologia, in realtà, permetterebbe la diffusione di almeno 400.
La scelta di lanciare servizi di Pay TV, trova ragione nell¿alta copertura dell¿ADSL nei Paesi asiatici, questa tecnologia conta 22 milioni di abbonati e copre il 73% del mercato delle connessioni a banda larga nella regione, spiega Vivek Couto, analista per Media Partners Asia.
Gli Stai Uniti fanno eccezione perché sono l¿unica regione al mondo dove le connessioni via cavo aumentano più ripidamente che quelle via DSL, che coprono solo il 36% del mercato.
I Paesi ADSL più coperti sono la Corea del Sud, il Giappone, Hong Kong e Taiwan.
Un terzo degli abbonati ADSL della regione sono sud-coreani, ma i due principali fornitori di servizi a band larga del Paese hanno dichiarato che al momento non prevedono di lanciare servizi di Pay TV.