Italia
La Polizia postale ha oscurato un¿emittente Tv di quartiere fondata da una cooperativa di disabili a Senigallia, in provincia di Ancona. ”Disco volante”, questo il nome della Tv, trasmetteva in un raggio di circa 200 metri sfruttando il cono d”ombra di altre frequenze Tv.
La storia delle Tv di strada è ben nota. Nel corso dell¿ultimo anno le loro attività hanno avuto ampio risalto sulla stampa nazionale, e rappresentano un chiaro esempio di comunicazione dal basso. Dal punto di vista economico non fanno danno ad alcuno né sottraggono frequenze altrui, sfruttando anzi con un artificio tecnologico uno spazio di radiazione locale molto circoscritto all¿interno delle frequenze usate da altre Tv locali, senza per altro danneggiarne il segnale.
Certo se norma c¿è, norma deve essere rispettata. Ma francamente, in questo caso, l¿iniziativa ci pare un po¿ singolare, tanto più se si considera che va a colpire una piccola struttura fondata da persone portatrici di handicap che proprio nella comunicazione possono trovare uno stimolante vettore di socializzazione.
Pronta la replica del presidente dell¿emittente Luigi Giacco, deputato dei Ds, e dell¿on. Marco Lion dei Verdi.
Giacco non nega che la Tv operasse senza concessione, e dunque in un regime di illegalità, ma ricorda che in sede di discussione della Legge Gasparri sull”emittenza ¿¿il ministro aveva accettato l”idea di un ordine del giorno che affrontasse il nodo della regolamentazione delle Tv di strada, pur avendo respinto un nostro emendamento in proposito. Nel frattempo ¿ ha aggiunto il parlamentare – confidavamo in una sorta di gentleman agreement che impedisse l”oscuramento di queste emittenti¿.
Ma ”Disco Volante”, nata nel giugno scorso con un palinsesto dedicato ai problemi dell” handicap ma anche alla vita della città, ha dovuto interrompere le trasmissioni.
Giacco commenta che si tratta di un ¿brutto segno, in una società dove il pluralismo dell” informazione si fa sempre più asfittico e l”anno dei disabili viene celebrato solo a parole¿.
Dura la reazione da parte di Lion. ¿E” singolare ¿ osserva – che nel nostro Paese il potere di oscuramento nell ambito delle frequenze televisive venga esercitato solo verso realtà senza padrini politici, come fu Craxi per Berlusconi¿.
¿Ancora una volta infatti – prosegue – ambiti di libertà e di informazione di base, che hanno individuato uno spazio di frequenze al limite della correttezza formale ma che assolutamente non intaccano nessun diritto reale vengono chiuse, mentre situazioni palesemente e violentemente in contrasto con le leggi, come per esempio l”uso delle frequenze da parte di Rete 4, che da tempo dovrebbe trasmettere via cavo, restano senza alcuna sanzione o iniziativa da parte dell” Escopol””.