Europa
La Pay TV britannica BSkyB, controllata dal magnate australiano Rupert Murdoch proprietario tra l¿altro della nuova piattaforma italiana Sky Italia, ha confermato stamani le dimissioni del proprio direttore generale, Tony Ball.
E¿ possibile che la manovra nasconda la prossima ascesa ai vertici del Gruppo del più giovane rampollo della famiglia Murdoch, James.
Secondo una nota diramata alla stampa questa mattina, ¿Tony Ball ha informato (BSkyB, ndr) della propria decisione di non rinnovare il contratto con il Gruppo¿.
Ball, che era arrivato alla Pay TV nel 1999, continuerà a ricoprire l¿incarico fino a quando i vertici aziendali non nomineranno il suo successore. Nomina che sarà fatta sicuramente prima della scadenza del suo contratto, fissata per maggio 2004, hanno detto a BSkyB.
La notizia conferma i rumor che agitano il mercato dei media da qualche giorno.
La stampa sostiene che Rupert Murdoch, proprietario della News Corp, che controlla una quota del 35,4% in BSkyB, desidera mettere alla testa del Gruppo il figlio minore James, di 30 anni.
James attualmente dirige Star, Tv a pagamento asiatica.
Nel suo comunicato, BSkyB non fa nessun riferimento a un potenziale successore di Ball: ¿La società si metterà presto alla ricerca di un nuovo direttore¿, si legge nella nota.
Secondo Rupert Murdoch, Tony Ball si è rivelato ¿uno dei manager migliori della Gran Bretagna¿, e grazie a lui che ¿BSkyB ha riportato la Tv digitale in milioni di famiglie nel Regno Unito¿.
Precisando che Tony Ball svolgerà in futuro il ruolo di consulente per la News Corp.
Dalla sua, Tony Ball ha dichiarato ¿¿di lasciare con la certezza che la società sia ben piazzata per poter continuare a perseguire i propri obiettivi e finanziari¿.
Al di là delle dichiarazioni di circostanza, la stampa recentemente aveva fatto riferimento a un grave scontro in atto tra Tony Ball e Murdoch, entrambi noti per la forte personalità.
Tony Ball era moto apprezzato dagli investitori: sotto la sua guida, BSkyB ha raddoppiato il numero degli abbonati, arrivando a circa 7 milioni, facendo di questo bouquet satellitare il grande successo commerciale del mercato britannico dei media.
BSkyB ha, tra l¿altro, registrato per la prima volta, per l¿esercizio 2002/03 un utile netto, dopo anni di grossi investimenti nel digitale.
Lanciandosi nel digitale nel 1998, BSkyB aveva deciso di fornire gratuitamente ai propri abbonati il decoder necessario alla ricezione del segnale, decisione che si dimostrò vincente e che forse il management italiano seguirà anche per Sky Tv.
Il titolo di BSkyB aveva perso terreno questo week end, in seguito ai rumor sull¿uscita di Tony Ball dal Gruppo.
Ma in mattinata, il titolo guadagnava l¿1,13% a 628,5 pence, in un mercato in ribasso dello 0,35%.