Italia
di Raffaella Natale
Presentati stamani da Assinform (Associazione Nazionale Produttori Contenuti Tecnologie e Servizi per l”Informazione e la Comunicazione) i dati relativi all”andamento del mercato dell”informatica e delle telecomunicazioni in Italia nel primo semestre del 2003.
Come si legge nel comunicato, nel primo semestre 2003, il mercato aggregato dell¿informatica e delle telecomunicazioni ha espresso un volume d¿affari pari a circa 30.244 milioni di euro, registrando un +0,6% su base annua.
Il dato evidenzia evoluzioni diverse per le sue due componenti principali: telecomunicazioni e informatica.
Nel periodo considerato, il mercato italiano delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) ha generato un volume d”affari di 20.580 milioni di euro, in crescita del 3,2% rispetto allo stesso periodo 2002, grazie alla spinta del settore di telefonia mobile.
La performance dei servizi è dovuta, infatti, soprattutto a quelli su rete mobile, che nel primo semestre del 2003 sono risultati pari a 6.990 milioni di euro (+14,2% sul primo semestre del 2002).
Interessante, sempre nell¿ambito del mobile, il risultato dei servizi a valore aggiunto (dati, XMS e Web), risultati pari a 920 milioni (+42,6%).
Il primo semestre del 2003 ha dunque confermato non solo un ¿rientro alla normalità¿ nella composizione della domanda, ma anche l¿ormai stabile vitalità delle telecomunicazioni mobili, che avvicinano sempre più in valore le fisse.
La telefonia fissa continua invece a perdere lentamente peso, con un mercato aggregato (apparati+servizi+terminali) che nel periodo è risultato pari a 10.830 milioni di euro, in calo del 4,2 % sul periodo corrispondente dell¿anno precedente, quando già si era manifestata una caduta del 7,4%.
Secondo Giancarlo Capitani, Ad di NetConsulting – società di ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del mercato ICT ¿ “Non si può più solo parlare dell¿esaurimento della prima ondata di investimenti infrastrutturali. C¿è una domanda di servizi che sta ritrovando vitalità ¿¿, secondo quanto avevamo previsto aggiunge Capitani.
¿Tutto questo ha assunto connotazioni moderatamente positive nel primo semestre dell¿anno in corso, in particolare sul fronte della telefonia mobile e dei servizi di telecomunicazione a banda larga – ha detto ancora Capitani ¿ Questi ultimi hanno visto crescere il numero di utenti dai 650 mila del giugno 2002 al milione e seicentomila del giugno 2003¿.
Si riduce, invece, del 4,4% il mercato dell¿informatica fermo a 9.664 milioni di euro.
Le ragioni sono da individuare in una domanda che rimane ancora fortemente debole e nella caduta dei prezzi, che per la prima volta ha fatto indietreggiare il settore dei servizi (-6,1%), da sempre in crescita.
Il dato è preoccupante, e non solo perché è il peggiore tra quelli rilevati nel primo semestre da dieci anni a questa parte, ma soprattutto perché è venuta a mancare la spinta del comparto dei servizi.
Giulio Koch, presidente Assinform, commentando i dati ha dichiarato che: ¿L¿andamento attuale del mercato ICT non è lontanamente paragonabile a quello, positivo, degli anni più recenti, e la cosa dovrebbe essere all¿attenzione di chi ha a cuore l¿efficienza e la competitività del nostro Sistema¿.
Koch ha dichiarato che: ¿La situazione attuale mostra un netto indebolimento di questa capacità ¿ ha detto il presidente Assinform – Nel settore pubblico, l”effetto dei programmi di eGovernment non è ancora apprezzabile e l¿investimento IT non è considerato nelle sue reali potenzialità. Nel privato, complice un quadro economico difficile, prevalgono logiche di brevissimo periodo, che portano centinaia di migliaia di piccole e medie imprese a non investire in innovazione di sistema e di processo¿.
Situazione da correggere, che richiede l¿intervento e l¿impegno di tutti, ha detto ancora Koch, ¿¿dal legislatore, alle autorità di governo, dalle stesse imprese, ai soggetti che le rappresentano, che devono avere più coraggio nell”investire in tecnologie chiave per la loro crescita futura¿.
Il presidente, ha dichiarato che a tal proposito, Assinform dedicherà gran parte delle sue energie, nei mesi a venire.
Anche Giancarlo Capitani ha espresso la stessa preoccupazione di Koch. “L”andamento del mercato ICT nel primo semestre 2003 in Italia presenta luci e ombre eloquenti – ha commentato Capitani ¿ Il mercato delle telecomunicazioni è tutto sommato rientrato in una fase di normalità (¿) Quello dell¿informatica ha invece accentuato tutte o quasi le criticità emerse nel corso del 2002¿.
Più ancora che nel periodo corrispondente dell¿anno precedente è venuta a mancare la spinta delle famiglie, dell¿impresa minore e in parte anche della PA. Solo le grandi imprese e le banche hanno continuato ad esprimere una domanda apprezzabile.
Questa interpretazione è confermata dal calo rilevato in tutti i comparti in cui convenzionalmente si suddivide il mercato dell”informatica: sistemi (hardware), assistenza tecnica e servizi.
Nel primo semestre 2003, le vendite di hardware, pari a 2.613 milioni di euro, sono risultate in calo del 6,2 %; quelle dei servizi di assistenza tecnica, pari a 451 milioni sono risultate ancora in calo del 5,1%; mentre quelle di software e servizi, pari a 6600 milioni sono per la prima volta regredite (-3,7%) dopo più di vent¿anni di crescita ininterrotta e sostenuta.
Capitani ha spiegato che ¿Emergono anche nuovi fattori di spinta, come il rinnovo del parco tecnologico, l¿integrazione applicativa, la messa in sicurezza dei sistemi e quanto serve ad evolvere verso le architetture Web ¿ Aggiungendo – Ma tutto questo non basta a capovolgere una situazione recessiva che va oramai assumendo connotazioni strutturali; e che sembra giustificare il richiamo alla volontà di innovare e di ricorrere ad uso più appropriato dell¿IT¿.
Assinform: Il mercato dell”ICT in Italia nel primo semestre 2003