Italia
di Pierluigi Sandonnini
Number portability, uno dei punti cardine della liberalizzazione delle tlc. A che punto siamo? Secondo gli ultimi dati, aggiornati al 15 settembre, sono circa 1,2 milioni gli italiani che hanno cambiato gestore di telefonia mobile conservando il proprio numero. Certamente una percentuale molto bassa rispetto agli oltre 50 milioni di cellulari presenti in Italia, ma comunque un dato che contribuisce a fare della telefonia mobile uno dei mercati più aperti alla concorrenza, oltre che uno dei più saturi in assoluto.
A guadagnare di più dalla possibilità di acquisire nuovi clienti attraverso la portabilità del numero è stato finora Wind, che ha visto passare ai propri servizi circa 400mila clienti perdendone 220mila, con un saldo attivo di 180mila. Il gestore mobile di proprietà dell”Enel sembra però non essere soddisfatto e ha in corso una nuova promozione che durerà fino al 9 novembre.
Saldo attivo anche per 3, il nuovo gestore Umts, costretto per forza di cose a cercare di accaparrarsi clienti sottraendoli ai concorrenti, in un mercato praticamente prossimo alla saturazione. Il servizio 3, marchio commerciale del gruppo H3G, ha fatto propri 53mila clienti, con lievi perdite: circa 350 utenti hanno preferito tornare alla telefonia di seconda generazione e abbandonare il gestore Umts dopo averlo provato.
A perdere il maggior numero di clienti per via della number portability sono, come si può immaginare, gli operatori storici. Per Tim, tra Tacs e Gsm, non è facile fare i conti. Considerando il solo Gsm, il maggiore gestore italiano perde circa 400mila clienti e ne guadagna 260mila, con un saldo negativo di 140mila. Ma l”operatore controllato da Telecom Italia gestisce ancora una discreta quantità di utenti del Tacs, il sistema analogico, che migrano progressivamente verso il Gsm. Secondo l¿Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, che vigila sulla corretta applicazione della number portability, si tratta a tutti gli effetti di ¿nuovi clienti¿. Per Tim, quindi, il saldo in questo caso è positivo per circa 161mila unità. Per l”Autorità, perciò, Tim risulta in attivo per 21mila clienti, ma non prendendo in considerazione i transfughi del Tacs sarebbe in perdita per 140mila.
Vodafone, che ha ormai completamente assorbito il marchio Omnitel, registra un saldo negativo di circa 40mila clienti, con 300mila nuovi acquisti e 340mila persi.
L¿introduzione della portabilità del numero in Italia ha avuto non poche difficoltà, prima di prendere effettivamente il via nell¿aprile dell”anno scorso, con l”accordo tra gli operatori attualmente in vigore. Un¿intesa che i quattro gestori stanno rivedendo, nel tentativo di rendere più semplici le procedure per il passaggio da gestore a gestore. Tra gli elementi da ritoccare, sui quali per il momento manca comunque pieno accordo, ci sarebbero i giorni necessari per trasferire i clienti, che potrebbero scendere da 10 a 5; il numero di utenti ¿portabili¿ al giorno, che potrebbe salire da 3.500 a 5.000; il prezzo da pagare per cambiare gestore e conservare il numero, attualmente pari a 10 euro, che dovrebbe diminuire.