Italia
Si continua a parlare di eGovernment ma anche di eHealthal Com.Pa, il Salone della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino.
Nel corso della manifestazione siè tenuto il convegno “I contesti della comunicazione in sanità“. All¿incontro sono intervenuti Piercarlo Sommo, dell”associazione Comunicazione pubblica, Margherita Ricciuti, direttore dell”unità di comunicazione dell”Asl Napoli 2, Adolfo Abate, responsabile dell”ufficio stampa e comunicazione dell”azienda ospedaliera e infermieristica di Foggia, Renato Celeste, dirigente Urp dell”Asl 21 di Casale Monferrato, Mario Scarinzi, direttore generale Asl di Benevento, Italia Di Marco, dirigente Urp dell”ospedale S. G. Battista di Torino e Fabio Perina dirigente Servizio informativo sociosanitario della Regione Veneto.
La sanità ha bisogno di comunicare a partire dal livello più basso, vale a dire tra le singole Asl e i propri cittadini ma anche tra il Ministero e le agenzie regionali. E la comunicazione deve essere rispondente sempre più alle realtà in cui lavorano gli operatori del settore. Questo il messaggio che si è voluto dare al convegno e che parte dalla necessità di ricostruire i rapporti tra utenti e Pubblica amministrazione.
Necessario, quindi, servirsi delle moderne tecnologie per favorire una rapporto sinergico e aggirare i lunghi tempi dell¿Amministrazione. Un rapporto più veloce, snello ed efficiente improntato sulla società dell¿hi-tech.
Condizioni indispensabili anche nella sanità, dove è fondamentale la specificità della comunicazione.
Perseguendo questo obiettivo, il direttore generale dell¿Asl di Benevento ha puntato tutto sulle televisioni per poter raggiungere gli anziani, fasce deboli del sistema.
Nell”esperienza di Italia Di Marco, – dirigente Urp dell”ospedale S. G. Battista di Torino – invece, non sono solo i cittadini i diretti clienti della comunicazione ma i medici di base e gli operatori. E così si è creato a Torino il cosiddetto “obiettivo Molinette”, un documento cartaceo e online che serva di collegamento tra i medici di base e quelli ospedalieri e per cui si è istituito anche un comitato scientifico.
Nell”esperienza di Casale Monferrato, piccola realtà comunale, importante nella comunicazione è stato il coinvolgimento della stampa locale unitamente alla professionalità dei medici. Per chi come Ricciuti, opera nella composita realtà napoletana la comunicazione deve avvenire a tre livelli: esterno, con la formazione di operatori da adibire all”Urp; interno, con la realizzazione di un portale aziendale che risponda alle esigenze primarie ed elementari dell”utente; e, infine, l”ufficio stampa che crei un rapporto privilegiato con la stampa locale. “Perché anche la comunicazione ¿ ha sottolineato Ricciuti – serve a determinare la qualità del servizio”.
Importante a questo proposito l”esperienza della Regione Veneto che, attraverso l”utilizzo delle nuove tecnologie, ha cercato di potenziare l”attività dell”Urp giungendo anche alla creazione di standard condivisi tra tutte le Asl regionali nelle comunicazioni al cittadino attraverso la creazione di un data base delle strutture erogatrici delle prestazioni e delle modalità di accesso ai servizi e dei tempi di attesa.