L¿Open Source guadagna terreno nelle imprese e nella PA. Il punto in un seminario Idc

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Il concetto di Open Source sta consolidando il suo spazio operativo all¿interno delle imprese e delle istituzioni come valida opzione da considerare di fronte alle necessarie evoluzioni dei sistemi IT. Su questa considerazione di fondo, la Idc ha tenuto il 16 settembre a Roma il ¿Linux e Open Source Executive Seminar 2003¿. L”evento si &#232 proposto di delineare lo status di questo settore, le sue evoluzioni e le risposte che le aziende operanti nel mondo delle soluzioni Linux e Open Source forniscono al mercato per permettere l”adozione di questo congiunto tecnologico nelle aziende utenti, allo scopo di ottenere nuovi livelli di flessibilit&#224 architetturale e operativa e costruire vantaggi sostenibili nel tempo.

Nel corso del seminario sono state proiettate parti tratte dal film ¿Revolution OS¿, sulla nascita, la storia e i protagonisti del software libero, con interviste a Linus Torvalds (l¿inventore di Linux), Richard Stallman e Eric Raymond. Da segnalare la presenza, in qualit&#224 di keynote speaker, di Arturo Di Corinto, psicologo cognitivo, giornalista, collaboratore di Rai 3, Repubblica e Il Manifesto e autore della prefazione del piccolo dizionario enciclopedico ¿Voci dal Codice Libero¿ e Stefano Maffulli, Presidente Sezione Italiana, FSF Europe.

Maffulli ha affermato che con il software libero si vuole favorire il libero mercato, mentre attualmente ¿si rischiano derive monopolistiche. Non mi riferisco solo a Microsoft. Con il software libero, invece, chiunque pu&#242 rivolgersi al migliore fornitore per l¿assistenza e i servizi¿. Citando il caso della Cina, paese che ha scelto di favorire il software libero per un¿indipendenza tecnologica, Maffulli ha dichiarato che ¿l¿Europa e l¿Italia sono un po¿ indietro ma hanno una opportunit&#224 che &#232 bene che sfruttino¿.

Elemento di confronto con i sistemi aperti, l¿intervento di Massimo Villa, Platform Strategy Manager di Microsoft.

Nel corso del suo intervento, Alessandro Lorenzelli, Research Manager, Idc Southern Europe, ha precisato che ¿a livello europeo, anche in fase previsionale, Linux si posiziona sempre pi&#249 come alternativa completa ai due sistemi incombenti, Unix e Windows. Le prestazioni del campione Open Source non conducono al totale rimpiazzo delle due soluzioni leader, ma permettono all¿OS di ritagliarsi uno spazio sempre pi&#249 importante. Molto del posizionamento e del successo del sistema Open Source dipende dalla possibilit&#224 di usufruire di un¿organizzazione di sviluppo che sostenga le evoluzioni del software ma che, al tempo stesso, non renda operativamente oneroso per gli utenti mantenere il passo con i mutamenti¿.

Lorenzelli ha poi fornito i dati Idc sul mercato dei server Linux, che durante il 2002 &#232 cresciuto del 6,6% su base europea, superando le 165.000 unit&#224. Per la fine del periodo di previsione (2007), i ricavi da sistema operativo cresceranno in percentuale sul totale dal 14,2% attuale al 24,5%. L¿Italia si posiziona come il quarto mercato europeo per quanto concerne le consegne di server Linux. E¿ invece il primo paese europeo se si considera il Cagr (Compound Annual Growth Rate) con quasi il 30% rispetto a poco pi&#249 del 23% del Regno Unito e al 18% della Germania. Occupa la stessa posizione anche per quanto concerne i ricavi industriali.

Secondo Lorenzelli, Linux ¿si sta quindi ritagliando un ruolo sempre pi&#249 importante sul mercato, a dispetto dei recenti avvenimenti che, in un certo qual modo, esulano dal valore tecnologico della soluzione. E¿ indubbio che una valutazione accurata delle potenzialit&#224 del sistema sia da suggerire per le aziende che ad oggi ancora non si sono mosse in questa direzione: Linux &#232 una realt&#224!¿.

Inoltre, ha concluso il manager di Idc, ¿Linux, ed estremizzando, il concetto intero di open source, si stanno posizionando in ambiti che esulano dall¿IT aziendale, grandi player nei mercati electronic consumer goods e mobile telephony stanno valutando gli impatti di Linux a livello di performance ed evoluzioni. E¿ quindi il momento di pensare a Linux come una delle alternative IT da considerare al momento di delineare i next step strategici in quest¿ambito, considerando però a che livello di priorità¿.

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