Mondo
Le mutate abitudini di tutti noi, determinate dalla presenza di Internet nella vita quotidiana, stanno facendo pensare che forse non è detta l¿ultima parola sul futuro dell¿ebook.
Diventa sempre più numerosa la comunità virtuale, ed è sempre maggiore il tempo che si passa a navigare da un sito all¿altro, alla ricerca di notizie pepate, di informazione di lavoro. Ma soprattutto sono tanti coloro che ormai leggono abitualmente la versione elettronica dei quotidiani.
Perché pensare allora di archiviare la possibilità dei libri digitali?
Il dibattito si è animato dopo la recente decisione della Barnes & Noble, colosso americano primo al mondo nella vendita di libri, che ha sconvolto questo mercato ancora nascente, chiudendo la sua divisione online.
Daniel Blackman di barnesandnoble.com spiega che a suo parere, non si è ancora completamente pronti per passare al libro scaricabile dalla Rete.
¿Un mercato c”è (…) ma non si è ancora concretizzato al punto di diventare un affare¿, ha sostenuto Blackman.
Aggiungendo, come per la musica digitale, gli ebook possono essere immagazzinati in una memory card di piccole dimensioni che può diventare diffusa tra viaggiatori, studenti e professionisti. Si possono leggere con piccoli apparecchi con sistemi operativi quali Palm o Microsoft, o un Pc o un notebook computer.
Le nuove tecnologie hanno, poi, permesso di realizzare degli appositi lettori hardware (ebook reader) che rendono l”esperienza della lettura a video il più simile possibile a quella su carta, riducendo al minimo i problemi di affaticabilità della vista e semplificando la facilita di utilizzo e di portatilità del dispositivo stesso.
Per assicurare ai lettori l”accesso al più ampio numero possibile di testi digitalizzati tramite librerie digitali compatibili fra loro, si è cercato di definire un formato standard per gli ebook. I principali produttori di hardware, editori e sviluppatori software si sono riuniti in un apposito organismo, l”Open eBook Forum, sotto l”egida del National Instituite of Standard and Technology (NIST) nell”intento di sviluppare delle specifiche comuni per tutti i sistemi in modo da poter definire un formato standard per la conversione dei contenuti in formato elettronico.
Gli ebook possono rivolgersi a un target di giovani ormai adeguatisi all¿hi-tech, che non sono intimoriti dall”idea di scorrere un libro su uno schermo. Ma anche per gli studenti il libro elettronico è la soluzione più vantaggiosa per ridurre al minimo il peso e l”ingombro dei libri scolastici.
Tra gli anziani o persone che hanno problemi di vista, poi, diventa ancora più utile, grazie alla possibilità di variare la dimensione del carattere di lettura in base alla propria necessità. Inoltre la possibilità di sincronizzare audio e video all”interno di un ebook permette di trasformare in modo semplice un testo elettronico in audiolibro elettronico ascoltabile anche da chi è impossibilitato alla lettura.
Secondo l”opinione di Richard Doherty, direttore ricerche di Envisioneering Group, ¿Due pubblici che ne beneficeranno al meglio sono i giovani poco propensi alle biblioteche (…) e gente di una certa età che punta alla convenienza di un”offerta con ampia scelta”, o a liberarsi da pesanti volumi con al copertina rigida.
Altra fetta di mercato da considerare, è quella degli italiani che vivono all¿estero, che sono oltre 60 milioni.
Chi vive all”estero spesso affronta il problema di voler reperire libri, riviste e quotidiani nella propria lingua. Molte volte l”unica soluzione possibile è quella di acquistare i testi direttamente dal Paese di origine, sostenendo costi elevati di spedizione e dovendo mettere in conto tempi di consegna inaccettabili per riviste e quotidiani. In questo caso l”ebook si presenta come la soluzione ideale, qualunque tipo di testo è immediatamente disponibile ed esente da spese di spedizione.
Il libro elettronico permette un nuovo tipo di lettura, una lettura interattiva dove il lettore può interagire con il testo, ritrovare immediatamente l”ultima pagina letta, aggiungere delle note, commenti e disegni.
Per il momento, i libri digitali restano un fenomeno minuscolo nell”universo editoriale. Negli Stati Uniti nel 2002 ne sono stati venduti meno di 500 mila, rispetto ad oltre un miliardo e mezzo di libri stampati, secondo le stime della società di ricerca Ipsos-Insight di Chicago.
Ripensando al 2000, i libri elettronici avevano esordito con la stessa euforia di altri prodotti Internet, con previsioni da parte delle società di ricerca di vendite a 250 milioni di dollari nel 2005.
Società come Microsoft, Palm, Adobe Systems e Gemstar and Franklin Electronic Publishers avevano sviluppato gadget con i quali si sarebbero potuti leggere storie col software che imitavano una pagina stampata. Ma considerati troppo pesanti, troppo cari e meno piacevoli da leggere dei libri tascabili, questi apparecchi non sono riusciti a catturare i consumatori.
Gemstar-Tv Guide International, che puntava a diventare la prima società al mondo nella vendita di apparecchi per eBook, ha lasciato in luglio il settore, interrompendo le vendite di tali apparecchi.
“Pensiamo che nel lungo periodo la tecnologia eBook avrà un grande futuro”, dice però Russell Brady di Adobe. “L”accettazione da parte del mercato non è arrivata nei tempi rapidi che avevamo previsto, ma continueremo sicuramente a investire in questo campo”.
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