Mondo
di Fabrizio Cavallini
Sales Director Connectivity Solutions
AVAYA
Le aziende di tutto il mondo si stanno impegnando a realizzare infrastrutture di connessione e cablaggio avanzate. Lo rivela chiaramente una recente indagine realizzata da SYSTIMAX SCS (Structured Connectivity Solutions). La ricerca dimostra come tale tendenza stia evolvendo rapidamente malgrado il crescente scetticismo nei confronti delle nuove tecnologie indotto dalla crisi delle dotcom.
I risultati della ricerca, condotta intervistando 2.047 responsabili di reti informatiche in 38 Paesi del mondo, dimostrano come il passaggio verso Ethernet a 100 Mb/s nelle connessioni orizzontali sia stato effettuato dal 91% degli intervistati. Altrettanto significativo notare come un terzo dichiari di utilizzare attualmente connessioni Ethernet a 1Gb/s direttamente dalla propria scrivania.
I risultati evidenziano inoltre come molte aziende utilizzino connessioni miste. Il 57% del campione globale – composto da aziende diverse per dimensione e settore di appartenenza – ha dichiarato di possedere tuttora alcune connessioni a 10 Mb/s.
I manager di rete prevedono grandi cambiamenti nel proprio mix di connessioni entro i prossimi cinque anni. Le applicazioni gigabit networking sostituiranno la tecnologia dominante a 100 Mb/s, con il 73% delle reti che durante questo periodo si doteranno di connessioni a 1Gb/s. La percentuale di coloro che utilizzeranno connessioni a 100 Mb/s scenderà al 64%, e solo il 16% prevede di continuare a utilizzare tecnologie a 10 Mb/s. Da rilevare, infine, che il 26% degli intervistati prevede di adottare nei prossimi cinque anni connessioni addirittura superiori, da 10 Gb/s, nelle applicazioni orizzontali.
I responsabili di rete riconoscono inoltre come la migrazione verso connessioni rapide debba essere sostenuta da un”infrastruttura di cablaggio ad alte prestazioni. Ciò è evidenziato dal 28% di intervistati che utilizzano già cablaggi in rame Categoria 6.
L”impiego attuale e previsto dei cablaggi Categoria 6 si colloca nella fascia alta delle nostre aspettative originarie Ciò dimostra che le aziende in generale stanno predisponendo connessioni LAN orizzontali per far fronte alla continua crescita del traffico proveniente sia dal software desktop esistente, sia dalle nuove applicazioni che mettono a dura prova la rete.
Scarsa conoscenza
La consapevolezza che lo standard Categoria 6 è stato completamente ratificato è più bassa di quanto ci si potrebbe aspettare, attestandosi al 64% del campione complessivo. Questo è probabilmente imputabile al fatto che la ratifica è stata confermata a livello mondiale solo recentemente. Una volta informati dell”avvenuta ratifica, l”82% degli intervistati ha dichiarato che intende iniziare a specificare – o continuerà a specificare – soluzioni per il cablaggio Categoria 6. Dalle risposte fornite da aziende dotate di reti più ampie si evince una maggiore predisposizione a trarre vantaggio dalle elevate prestazioni di un sistema di cablaggio Categoria 6, e lo stesso vale per le aziende operanti nei settori finanziario/bancario, media/editoriale e tecnologico/IT.
Le domande riguardanti le applicazioni in rete attuali e future rivelano il punto nel quale si genera la crescita del traffico. Fra le applicazioni attuali, videoconferenza e VoIP (Voice over IP) risultano entrambe utilizzate da oltre il 17% degli intervistati. Le applicazioni video multimediali e VoIP sono anche quelle più spesso citate per future implementazioni in rete.
Le altre applicazioni bandwidth-intensive che i manager prevedono di installare comprendono i sistemi multimediali basati sul Web e l”imaging digitale e medicale.
La sfida delle dorsali
Per risolvere i problemi derivanti dal rapido incremento del traffico di rete, le aziende intendono dedicate alle dorsali nuovi investimenti in tecnologie ad alta velocità. Attualmente il 7% degli intervistati utilizza connessioni Ethernet a 10 Gb/s, ma si prevede che il loro numero aumenti di otto volte nel corso dei prossimi cinque anni, con un 59% degli intervistati che prevede di implementarle entro il 2007.
La conoscenza delle opzioni di cablaggio disponibili per supportare le connessioni a 10 Gb/s risulta tuttavia scarsa, con un mero 21% che si dichiara a conoscenza della recente ratifica dello standard Laser Optimized Multimode Fiber (meglio conosciuto come Lommf nello standard TIA e OM3 nello standard ISO). Questo genere di fibra, attualmente utilizzato solo dal 4,4% degli intervistati, offre una metodologia economicamente conveniente per supportare le connessioni a 10 Gb/s in quanto l”elettronica utilizzata è meno costosa di quella richiesta per la fibra singlemode.
Fra breve, i responsabili di rete e IT dovranno effettuare l”upgrade dei cablaggi di dorsale per gestire il traffico supplementare che si va pianificando a livello di infrastruttura orizzontale. Si tratterà quindi di scegliere se utilizzare la fibra avanzata, che impiega elettronica semplice, o la fibra esistente, che richiede componentistica più costosa. Tuttavia dalla ricerca sembra emergere che a molti manager manchino le informazioni necessarie per prendere la decisione giusta.
La qualità è essenziale
La ricerca rivela come il downtime delle reti, insieme a migrazioni, aggiunte e modifiche, costi alle aziende milioni di dollari in termini di produttività perduta. I risultati indicano inoltre che occorre migliorare le strategie di riduzione dei downtime.
Gli intervistati che hanno dichiarato che il downtime ha avuto ripercussioni importanti sulla produttività sono anche i più favorevoli all”implementazione di tecnologie di connessione rapida per l”infrastruttura orizzontale; tuttavia, l”impiego dei cablaggi di Categoria 6 presso queste aziende è risultato essere solo marginalmente al di sopra della media. Come risultato, quando i livelli di traffico crescono, alcune di queste aziende possono rilevare come il cablaggio non disponga di ampiezza sufficiente per evitare lunghe attese e come la qualità dello streaming media decada durante i picchi di traffico.
È un errore ritenere che connessioni più rapide prive di un corrispondente upgrade del cablaggio comportino comunque una diminuzione del downtime. La ricerca dimostra che le performance di downtime migliorano più fra gli utenti di sistemi Category 6 rispetto a quelle sperimentate dagli utenti di cablaggi Category 5 e 5e, e questo indica chiaramente che a superiori performance nel cablaggio corrispondono miglioramenti nel downtime”.
Il downtime di rete comporta una serie di conseguenze nella produttività del personale per oltre un quarto delle aziende intervistate. Ad esempio, la combinazione fra downtime medio mensile stimato dagli intervistati e costo medio orario per dipendente si traduce in una perdita annua di produttività che ammonterebbe di 5,5 milioni di dollari per un”azienda con 7.500 utenti in rete.
Molte delle risposte alle domande del questionario dimostrano che problemi fra loro strettamente correlati come qualità e downtime sono fra le principali priorità degli utenti di cablaggi. Quando è stato chiesto agli intervistati quali preoccupazioni relative alla rete togliessero loro il sonno, essi hanno indicato come voce prioritaria proprio il downtime. Allo stesso modo, la qualità del prodotto è il criterio principale di cui gli interpellati tengono conto nella scelta del cablaggio, ancor di più delle performance tecniche, indicate al secondo posto.