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Si è chiusa l¿IFA di Berlino. Morte del tubo catodico? Forse è ancora presto

Europa



Sembra ormai prossima la morte del tubo catodico. O almeno questa &#232 la convinzione dei produttori di televisori, che hanno partecipato dal 29 agosto al 3 settembre al salone dell¿elettronica IFA – International Funkaustellung di Berlino.

L¿IFA &#232 la pi&#249 grande mostra di elettronica di consumo del mondo. Per sei giorni, l¿IFA apre le proprie porte ai rivenditori, ai consumatori interessati ed ai mezzi di comunicazione europei.

Gli organizzatori hanno commentato: ¿¿l¿IFA 2003 entrer&#224 negli annali come quella dello schermo piatto. Fino a oggi queste innovazioni tecnologiche erano considerate come troppo care ed esotiche, ma a partire da quest¿anno arriveranno al grande pubblico¿.

Le reti radiotelevisive pubbliche e commerciali tedesche e straniere si sono presentate per raggiungere i loro target (clienti, ascoltatori e visori). L¿IFA &#233 una piattaforma ideale dove presentare, alle parti interessate, i loro programmi e gli standard tecnologici.

Inoltre, i mezzi di comunicazione internazionali hanno cperto, come ogni anno, in modo approfondito l”evento e fornito particolari su prodotti, su settori specifici dell”industria e sulle tendenza dell”elettronica di consumo.

Quest¿anno le grosse societ&#224 produttrici di Tv hanno presentato la loro vasta gamma di schermi piatti e hanno impressionato i potenziali clienti.

La coreana LG Technologies ha dichiarato di aver portato alla IFA ¿¿il pi&#249 grande schermo al plasma del mondo¿, 71 pollici e 180 centimetri di diagonale, per appena 8 cm di spessore. Samsung ha dovuto accontentarsi del ¿primo schermo al plasma del mondo di 70 pollici¿.

In questa corsa, alimentata dalla passione dei consumatori per l¿home-video, i tradizionali apparecchi a tubo catodico quest¿anno non hanno avuto spazio.

Ma alcuni esperti del settore hanno sollevato delle perplessit&#224 riguardo agli schermi al plasma. Perplessit&#224 che riguardano il largo consumo di energia, l¿usura veloce, la qualit&#224 delle immagini poco soddisfacenti.

Risultato: ¿¿molti produttori stanno gi&#224 svendendo gli schermi al plasma¿, ha sottolineato Christian Guellmann, specialista LCD (Liquid Crystal Display) e componenti elettroniche di Sanyo.

Alcune societ&#224, come la giapponese Sharp, hanno deciso di non abbandonare la tecnologia del display a cristalli liquidi.

Con un consumo da ¿tre a quattro volte inferiore¿ agli schermi catodici, la tecnologia LCD &#232 ¿¿la pi&#249 economica del momento dal punto di vista energetico¿, ha dichiarato Christian Guellmann.

Solo la misura rimane modesta, per il momento: Philips presenta gi&#224 un prototipo di schermo LCD di 52 pollici.

Walter Struwe, dirigente di Thomson Multimedia per la divisione Germania e Austria, ha commentato ¿non ho dubbi che questi schermi piatti sono quelli che si svilupperanno pi&#249 rapidamente nei prossimi anni¿.

¿In valore, il 20% del mercato europeo &#232 coperto dal piatto e l¿80% dal catodico. Lo scorso anno, la proporzione era 5% a 95%. Il prossimo anno sar&#224 40% a 60%¿, ribatte Frans Schmetz, vicepresidente di Tv Europe del numero uno dell¿elettronica di largo consumo, l¿olandese Philips.

Comunque Schmetz concede un vantaggio agli apparecchi a tubo catodico per la qualit&#224 delle immagini.

E riconosce che gli schermi LCD restano ancora da 2,5 a 3 volte pi&#249 cari dei tradizionali.

I cristalli liquidi sono ¿di gran lunga la prospettiva pi&#249 interessante¿, giudica Walter Struwe, ¿¿ma il tubo catodico non &#232 ancora morto¿, e la sua fine potrebbe ancora farsi attendere.

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