Mondo
Cresce la pubblicità online sul mercato degli Stati Uniti, a riferirlo è la TNS Media Intelligence/CMR, che ha analizzato i dati del primo semestre 2003, rimarcando un aumento del 15,3% dell¿e-pub.
Secondo la società di ricerca, l¿advertisement in Internet ha generato, per i primi sei mesi dell¿anno, un giro d¿affari di 3,2 miliardi di dollari, contro i 2,8 mld registrati lo scorso anno nello stesso periodo.
Il fatturato realizzato nel primo trimestre era di 1,5 mld di dollari e di 1,7 mld nel secondo.
La crescita dell¿e-pub negli Usa rimane nettamente superiore a quella del mercato globale, che ha dovuto accontentarsi di un rialzo di solo il 7% (61,7 mld di dollari).
La pubblicità online rappresenta il 5,2% del totale selle spese pubblicitarie negli Usa. Secondo GartnerG2, questo dato arriverà a 6,78% entro la fine dell¿anno e a 9% nel 2004.
Alcuni settori in particolare hanno saputo beneficiare di questa ripresa del mercato dell¿e-pub.
L¿OPA (Online Publisher Association), che riunisce 24 siti di informazione americani, indica che le entrate pubblicitarie realizzate dai propri associati sono aumentate del 40,7% nel primo trimestre 2003, in rapporto allo stesso periodo dell¿anno predente.
Anche il marketing online ha registrato un forte balzo in avanti dall¿inizio dell¿anno. Il primo trimestre presenta una crescita del 12,2% rispetto allo stesso periodo nel 2002.
Come spiegare simili dati? Sicuramente la maturità di Internet ha contribuito. E¿ sempre maggiore il numero delle persone che regolarmente si collegano a Internet e lo sviluppo della banda larga permette agli internauti di poter visitare un maggior numero di siti con più calma.
La pubblicità online ha poi superato gli ostacoli e le difficoltà iniziali. Questo settore comincia ad adattarsi alle regole del mercato pubblicitario, conformandosi allo stesso sistema di misure, allo stesso linguaggio¿
Secondo il rapporto “2002 Internet Ad Revenue Report” ¿ diffuso recentemente dall¿Interactive Advertising Bureau (IAB) – la pubblicità in Rete, dopo il periodo di affaticamento degli ultimi due anni, sta recuperando una certa forma.
Greg Stuart, presidente dell”IAB ha da poco dichiarato che: ¿¿le nuove possibilità tecnologiche e i cambiamenti costanti nel campo hanno convinto i pubblicitari a sfruttare appieno i mezzi a disposizione per sviluppare e rinforzare i rapporti con i loro clienti che sempre più si informano online, acquisiscono dati e usufruiscono di servizi, in un rapporto sempre più fiducioso con la Rete”.
Pete Petrusky, direttore della PricewaterhouseCoopers, la società che ha condotto la ricerca commissionata dallo IAB, ha invece posto l”accento sull¿importanza della diffusione della broadband, per cui, grazie alle nuove potenzialità offerte dai collegamenti veloci, i pubblicitari hanno potuto creare prodotti più sofisticati e allettanti con un conseguente nuovo afflusso di investimenti nel settore.
I dati raccolti confermano che l¿online è un mercato, per la pubblicità, che non ha ancora raggiunto i livelli e le aspettative di sviluppo adeguati alle sue potenzialità, soprattutto in relazione alla crescite che le audience di Internet hanno evidenziato negli ultimi due anni. Questo fatto evidenzia che il mercato deve ancora porre la giusta attenzione a questo mezzo relativamente nuovo, le cui dinamiche forse non sono ancora state interamente comprese.