Motorola abbandona Symbian. Si assesta il mercato degli smartphone

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Nuove scosse di assestamento nel mercato degli smartphone: Motorola, infatti, ha deciso di cedere il suo 19% del capitale di Symbian OS, il consorzio londinese che si pone come principale avversario di Microsoft nel settore dei software per cellulari.

La quota Motorola verr&#224 acquisita in parte da Psion che salir&#224 quindi dall¿attuale 25,3% al 31,1% e, con ogni probabilit&#224, il restante andr&#224 a Nokia che passerebbe dal 19,0% al 32,2%. La transazione Psion-Motorola &#232 stata valutata intorno ai 27 milioni di dollari, considerando l¿intero valore di Symbian di 473 milioni di dollari.

Motorola era stata tra i fondatori di Symbian cinque anni fa insieme a Nokia, Psion ed Ericsson. Le quattro aziende miravano a ottenere un posto di rilievo nel mercato degli smartphone – ritenuto come il futuro del mobile business – e a evitare che lo strapotere di Microsoft si estendesse anche a questo settore.

L¿alleanza ha effettivamente messo Microsoft in seria difficolt&#224 – riuscendo ad ottenere i consensi di molti protagonisti del settore come Matsushita, Samsung e Siemens ¿ ma il gelo di Motorola nei confronti di Symbian e l¿apertura al colosso di Redmond erano nell¿aria gi&#224 da tempo. Il costruttore statunitense comunque rester&#224 legato al consorzio londinese, avendo ancora molti suoi prodotti basati sui software Symbian ¿ incluso un cellulare 3G per il mercato britannico – e come proprietario del sistema operativo.

¿Come detentore della licenza Symbian ¿ dichiara Scott Durchslag – Motorola continuer&#224 a supportare il sistema operativo per specifiche esigenze dei consumatori e delle aziende¿comunque il nostro primario interesse per il mercato &#232 incentrato su Java, che &#232 anche supportato da Symbian. Pensiamo che Java &#232 la tecnologia che permette di fornire ai clienti la migliore e pi&#249 differenziata esperienza di comunicazione mobile¿.

Gli altri azionisti di Symbian sono: Ericsson (17,5%), Panasonic (7.9%), Samsung (5.0%), Siemens (4.8%) e Sony Ericsson (1.5%).

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