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Secondo l¿ultimo rapporto di BWCS, entro il 2008 oltre 625 milioni di persone viaggeranno su treni dotati di collegamento a Internet Wi-Fi, generando introiti per 420 milioni di dollari.
Dopo il grande interesse suscitato dagli hot-spot situati in aeroporti e grandi alberghi, infatti, ora l¿attenzione si sposta sui cosiddetti ¿punti d¿accesso mobili¿, situabili nei treni e negli aerei, ma finora ritenuti molto complessi da portare a termine, nonostante il grande potenziale di guadagno ad essi connesso.
In base ai dati raccolti da BWCS, nel 2002, le persone che hanno viaggiato in treno sono state due mila miliardi, ma nessuno ha potuto connettersi a Internet o controllare la posta elettronica. ¿Il bello del treno o dell¿aereo ¿ dice l¿analista Peter Kingsland ¿ è che si può sapere esattamente quanto tempo la gente vi passerà e, soprattutto, la maggior parte di loro sta seduta¿.
Questi dati, ovviamente, non sono significativi in termini di guadagno a breve termine poiché sono molti i fattori da prendere in considerazione: prima di tutto il fatto che chi si mette al computer ha bisogno di tempo a sufficienza e privacy. I Service Provider, dunque, hanno ancora molto lavoro da fare per studiare al meglio il profilo dei passeggeri propensi a usufruire dell¿accesso a Internet ad alta velocità dal treno o dall¿aereo.
Tutte da valutare, inoltre, le difficoltà connesse alle tecnologie di connessione a velocità tanto elevate: mantenere una connessione perfetta a un minimo di 300 km orari o sotto le gallerie è infatti una sfida molto ardua. Fino ad ora soltanto in pochi si sono cimentati nelle sperimentazioni, ma si prevede che gli investimenti nel settore della connettività mobile aumenteranno sostanzialmente nei prossimi 6-12 mesi.