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Giappone, Corea del Sud e Cina sigleranno nei prossimi giorni un accordo per sviluppare insieme un sistema operativo che rappresenti un¿alternativa a Windows di Microsoft.
La notizia è stata riportata stamani dalla stampa giapponese. Citando delle fonti vicine al dossier, il quotidiano finanziario Nihon Keizai Shimbun (Nikkei) sostiene che, se l¿intesa dovesse andare in porto, i tre Paesi si orienteranno verso un sistema operativo open source, come Linux, a buon prezzo e affidabile.
Il progetto sarà proposto dal ministro del Commercio giapponese Takeo Hiranuma durante una riunione dei responsabili dell”Economia dei tre Paesi, mercoledì prossimo a Phnom Penh, scrive il quotidiano finanziario.
Nessun responsabile governativo è stato reperibile per confermare l”informazione.
Secondo il Nikkei, la recente crescita dei virus che colpiscono Windows – che ha messo in allerta il governo sulla necessità di ridurre la dipendenza dai sistemi operativi di Microsoft – è tra le ragioni del progetto.
Verso la metà di settembre, una riunione tra i ministri competenti predisporrà un team che si dovrà occupare dello sviluppo di questo sistema operativo.
Una commissione raccoglierà specialisti del settore, di ciascuno dei tre Paesi, che dovrebbero rilasciare il nuovo software per metà novembre.
I tre governi finanzieranno parzialmente lo sviluppo del sistema operativo che, alla resa dei conti, potrebbe essere utilizzato anche per le reti delle amministrazioni.
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