Europa
di Pierluigi Sandonnini
La convergenza delle tre piattaforme digitali (Tv digitale, web e telefonia mobile) sta coinvolgendo i contenuti, distribuiti attraverso tutte le piattaforme, piuttosto che i terminali, che stanno mantenendo le proprie caratteristiche distintive. In tale ottica, il New Media&TV-lab (il laboratorio di ricerca sull¿economia dei New media e televisione digitale) dell¿Università Bocconi, coordinato da Margherita Pagani, ha svolto un¿analisi dei contenuti multimediali con l¿obiettivo di comprendere a quali servizi l¿utente italiano vuole accedere e di analizzare il posizionamento dell¿Italia rispetto all¿Europa nell¿offerta dei contenuti, così identificando i vuoti d¿offerta da colmare.
Dai risultati emersi, il laboratorio ¿ che fa parte del centro di ricerca sull¿economia digitale I-Lab della Bocconi diretto da Enrico Valdani – intende delineare i modelli di business emergenti. La ricerca è stata svolta su un campione di utenti multimediali italiani (abbonati alla tv digitale, utenti Internet e possessori di telefono cellulare).
Dall¿analisi della domanda di servizi interattivi emerge per ciascuna fascia di età un livello di conoscenza modesto e pari complessivamente al 30%, con il grado inversamente proporzionale all¿età. Con riferimento al livello d¿interesse, il 58,8% dei giovanissimi hanno espresso un interesse medio alto per i servizi interattivi mentre solo il 19,6% dei giovani ha manifestato un simile interesse.
Nel suddividere il livello d¿interesse per le principali categorie di servizi emerge che tutte le fasce d¿età evidenziano una preferenza per i servizi di home banking anche se i giovani segnalano i giochi come prima preferenza.
L¿analisi in dettaglio dei contenuti a cui l¿utente vorrebbe accedere attraverso i servizi interattivi di intrattenimento arricchito illustra che da una parte i più giovani richiedono di potere interagire con contenuti di informazione, cinema, musica e sport mentre le fasce più adulte prediligono contenuti e programmi di carattere educativo. La piattaforma Internet risulta il mezzo preferito per l¿accesso a contenuti di musica, sport, cinema e informazioni mentre la tv digitale è preferita per l¿accesso ai programmi educativi, culturali e documentari. Il cellulare si rivela un veicolo utile per i contenuti informativi.
Servizi interattivi in Europa
Una seconda serie di risultati della ricerca riguarda l¿offerta di servizi interattivi presente sulle tre tipologie di piattaforma (TV, web e telefonia mobile) nei principali paesi europei (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito).
La comparazione dell¿offerta delle tre piattaforme consente di delineare alcuni profili. La tv interattiva assume un ruolo significativo nel veicolare contenuti di intrattenimento, oltre alle informazioni e ai servizi commerciali; la web tv focalizza la propria offerta sull¿intrattenimento, mentre la piattaforma di telefonia cellulare si rivela mezzo primario per gli arricchimenti informativi. Riguardo al mercato italiano emerge una crescita di servizi di tv interattiva tra il 2001 e il 2002 (+ 9%) inferiore a quella per gli altri mercati (+55% nel Regno Unito). Per quanto riguarda le piattaforme di telefonia mobile, l¿Italia offre più servizi di informazione, musica e giochi ma è meno orientata verso l¿offerta di shopping e pubblicità interattiva.
La ricerca del laboratorio evidenzia che il mercato premierà gli operatori di servizi multimediali che possiedono più conoscenze e competenze sui mezzi, sulla distribuzione e sui contenuti.
Modelli di business
Sul fronte dei modelli di business emergenti, la ricerca evidenzia che sta cambiando il contesto competitivo di riferimento per i servizi multimediali, con il mercato che premia chi conosce meglio l¿utente finale. In primo luogo, gli operatori devono colmare il grande gap di conoscenza della domanda dal momento che aumentare la conoscenza di servizi interattivi fa crescere l¿interesse e il valore percepito del servizio.
Per gli operatori, poi, sono indispensabili nuove partnership. I media e i fornitori di accesso e hardware, lavorando insieme possono guidare il lancio del mercato interattivo. Infine, comprendere i vuoti d¿offerta esistenti sul mercato e le priorità che l¿utente target esprime per ciascun canale è la killer application per gli operatori dell¿economia digitale. Il mercato premierà gli operatori che presiederanno sia sui contenuti, su tutte le piattaforme multimediali, sia sull¿accesso alle piattaforme.
La relazione del ministro Gasparri
Al convegno in cui è stata presentata la ricerca del laboratorio New Media&TV-lab sull”evoluzione dei contenuti multimediali ha partecipato il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. Nella sua relazione egli ha posto l¿accento sull”importanza della banda larga per lo sviluppo ICT in Italia, sottolineando come ¿il passaggio all¿economia digitale in Italia passa per tutte le reti, ma oggi soprattutto sulla banda larga, con il sostegno delle reti tradizionali¿. Per Gasparri è importante la sostenibilità finanziaria ed economica di questo passaggio, ma anche la necessità di andare incontro alle esigenza dei cittadini, così come elemento fondamentale è la convergenza di contenuti, mezzi e strumenti di ricezione.
Per quanto riguarda lo scenario economico delle tlc, si intravedono segnali di ottimismo, dopo la bolla speculativa e la seguente depressione. Nella relazione di Gasparri si fa notare che il tasso di crescita del settore Tlc è superiore al Pil e gli operatori stanno uscendo dalla crisi. La banda larga è dunque fondamentale per un¿ulteriore crescita del settore, anche con l¿aiuto della Pubblica Amministrazione tramite la sua diffusione negli ambienti pubblici e tramite l¿eGovernment.
Il Ministro si richiama poi alla Legge Obiettivo per lo sviluppo, visto che le Tlc vanno valutate come importante infrastruttura. Per quanto riguarda Internet, Gasparri cita la percentuale attuale del 9% di navigatori italiani che utilizzano la banda larga, a fronte di una crescita del 180% in un anno, anche se ricorda che altrove in Europa il tasso è più alto. Anche per ridurre questo gap, la ricetta per Gasparri si chiama banda larga, perché la velocità permette la vera diffusione di Internet come risorsa di commercio, svago, business e informazione.