Italia
E¿ sempre maggiore il numero di persone che usano la Rete per vistare siti porno e ne rimangono dipendenti. Le particolari modalità di offerta della pornografia su Internet (costo bassissimo, nessun limite temporale, accesso da casa) hanno trasformato un consumo tutto sommato controllabile in un”attività compulsiva, una dipendenza assimilabile ad una malattia mentale, con l”aggravante che è difficile parlarne con altri.
Il problema è serio e di una certa gravità, perché se è molto più facile confessare una dipendenza dall¿alcool o dalla droga, non è altrettanto facile per chi soffre di questo problema, ammettere di passare ore a smanettare su i siti porno. In Italia è nato così il primo sito che offre assistenza a chi vuole liberarsi da questa abitudine maniacale.
Il superamento della dipendenza da pornografia da Internet è l”obiettivo di questo gruppo di auto-aiuto online per chi sta lottando o per chi vuole iniziare a lottare per liberarsi dalla dipendenza dalla pornografia da Internet.
Attraverso la discussione, questo gruppo intende fornire, utilizzando lo stesso veicolo di comunicazione, una via d”uscita a quanti vogliono liberarsi dalla schiavitù di un fenomeno in continua espansione.
Sul modello di quello americano, che ha segnato la strada dell”affrancamento dalla dipendenza, nelle sue diverse forme, il sito ””noallapornodipendenza” si alimenta grazie ad una fitta corrispondenza tra gli iscritti, al momento sono 429, monitorata dal moderatore del gruppo, ma veicolo di storie diverse e di cura nello stesso tempo.
E¿ un modo per raccontarsi, leggersi, scambiare opinioni, godere del parere di un esperto, ma anche di una documentazione dettagliata sulla porno-dipendenza. Nella lettera di benvenuto, dove il moderatore non nasconde le difficoltà che si incontreranno lungo il percorso, si invitano espressamente gli iscritti a tracciare il profilo della loro vita per scoprire che ¿la tua storia è simile a quella di tutti noi. La tua storia – si legge nella lettera – diventerà un aiuto, un ulteriore strumento di lotta per tutti noi. Leggi le storie che gli altri hanno già raccontato e capirai¿. L”anonimato è dunque d”obbligo, è questa situazione permette di parlare con più tranquillità del proprio problema è ammettere di essere un porno-dipendente.
L¿obiettivo dell¿iniziativa è comunque quello di venire in aiuto a chi è affetto da questa patologia e promuovere il dibattito, una psico-chat allargata, quindi, aperta a ogni tipo di contributo, sia medico che di esperienza diretta.