Europa
Microsoft ha già preso ¿le misure¿ per rispondere agli avvertimenti lanciati dalla Commissione europea che ha ribadito, mercoledì, di avere le prove che il gruppo continua a far leva in modo illecito sul proprio dominio nel settore dei personal computer, attraverso il sistema operativo Windows, con lo scopo di affermarsi nei segmenti dei server di fascia bassa e negli applicativi per guardare film e ascoltare musica sul Pc. Lo rende noto un portavoce del gigante di Redmond.
¿Non abbiamo ancora ricevuto la notifica ufficiale della posizione della Ue e siamo in attesa di riceverla per poter rispondere nel modo più preciso¿, continua il portavoce aggiungendo che ¿Microsoft continua a lavorare, come ha sempre fatto, per trovare soluzioni ai problemi sollevati dalla Commissione¿.
La Commissione ha tuttavia ribadito che andrà procederà con la procedura abitualmente applicata ai casi di pratiche commerciali abusive, se Microsoft non presenterà a sua difesa argomenti molto ¿convincenti¿. Il portavoce di Mario Monti ha inoltre riconfermato l¿intenzione di imporre una pesante multa all¿azienda di Bill Gates, quali che siano i rimedi da essa proposti alla Commissione.
Nel caso di abuso di posizione dominante, le normative europee prevedono un montante massimo teorico, corrispondente al 10% del fatturato realizzato dall¿azienda nell¿anno precedente la decisione. Secondo un esperto, tuttavia, le multe alla fine non superano mai l¿1% del giro d¿affari. Nell¿intero esercizio 2002/2003, chiuso il 30 giugno, Microsoft ha realizzato un fatturato di 32,19 miliardi di dollari, in crescita del 13% su base annua. Per il 2003/2004 le previsioni stimano su un turn over di 34 miliardi.
Non si fanno attendere, intanto, i commenti della concorrenza. Si dichiara ¿soddisfatta¿ Sun Microsystem, che negli Stati Uniti ha ingaggiato una battaglia legale contro i presunti abusi di Microsoft.
¿La Commissione prende molto sul serio le proprie responsabilità e ha costruito un solido dossier contro Microsoft¿, ha commentato il voce presidente di Sun Lee Patch. ¿Siamo soddisfatti della decisone di inviare una terza lettera d¿intenti a Microsoft¿
Sun Microsystem, uno dei maggiori produttori mondiali di server, accusa il colosso di Redmond di essersi rifiutato di includere nel software Windows il linguaggio di programmazione universale Java, da lui prodotto.
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