Italia
Si può parlare tranquillamente di rivoluzione per spiegare i mutamenti nel rapporto tra gli italiani e il telefono: gli italiani infatti sono sempre più telefonino-dipendenti e la crescente diffusione del telefono cellulare nella vita quotidiana della popolazione ha determinato cambiamenti profondi sia nel numero sia nella struttura dei possessori di telefono.
Lo rivela l¿ultima indagine dell¿Istat – svolta nel novembre 2002 su un campione di circa 20 mila famiglie, per un totale di 53 mila individui – da cui emerge che tra il 1997 e il 2002 la percentuale di famiglie dotate di cellulare è aumentata del 48,1%, mentre sono diminuite (dal 90,4% all”83%) le famiglie con telefono fisso.
Nel 1997 erano 387 mila i nuclei familiari che preferivano il cellulare a discapito della linea fissa, lo scorso anno erano invece 2 milioni 887 mila (+13,1%). In aumento anche le famiglie che possiedono sia il telefono fisso che il cellulare e quelle che hanno solo in telefono cellulare.
Negli ultimi sei anni è calata invece dal 7,8 al 3,9% la percentuale di cittadini che non possiedono alcun tipo di telefono, fisso o cellulare. Si tratta di 861 mila famiglie in prevalenza al Sud, nelle Isole e nei Comuni con meno di 2 mila abitanti.
In netta diminuzione la percentuale di famiglie che possiede soltanto il fisso, passata dal 64,9 al 20,7%, senza distinzione di censo o area geografica, mentre nel 13,1% dei casi (dall¿1,8% del 1997), il cellulare rappresenta l”unico telefono di casa. A optare per questa soluzione, i più giovani che vanno a vivere per conto proprio e i single, stanchi di spendere soldi per inutili canoni bimestrali.
Le regioni in cui è più alta la ¿convivenza¿ di fisso e mobile sono la Toscana, (70,3%), l¿Umbria (70,5%) e il Trentino Alto Adige (70%) e se i componenti di un nucleo familiare aumentano, proporzionalmente cresce anche il numero di telefoni. Stessa cosa se aumenta il titolo di studio o il livello professionale: l”81,6% delle famiglie con un laureato ha un telefono fisso e un cellulare e l”83,6% di quelle dove c”è un dirigente.
In base ai dati forniti da Eurostat, l¿Italia, con 49 milioni di utenti, è il paese europeo con la maggiore diffusione della telefonia cellulare dopo il Lussemburgo: 84 italiani su 100 possiedono infatti un cellulare, contro i 75 della Gran Breatgna e i 62 della Francia.
Gli utilizzatori più appassionati e numerosi sono gli uomini (il 79% ne possiede uno, contro il 66% delle donne) e le fasce d”età comprese tra i 14 e i 34 anni, dove la penetrazione raggiunge il 90%. In forte aumento il numero delle sim card, che da quota 30,2 sono diventate 51,4 milioni.
Insomma, la comodità di avere un telefono sempre a portata di mano (e di poter essere rintracciati sempre e dovunque) seduce sempre più italiani, ma il merito è anche del nostro mercato, tra i più competitivi dell¿Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).
Secondo uno studio del centro di ricerca economica internazionale di Parigi, dal 1995 i prezzi della telefonia mobile sono diminuiti in media del 33%, quelli della telefonia fissa del 44%.