Europa
La Commissione europea ha confermato di avere le prove dell¿abuso di posizione dominante che Microsoft ha esercitato ¿ e continua a esercitare ¿ nel mercato dei software e ha dichiarato di voler dare un¿ultima opportunità al gigante dei software per difendersi dalle accuse. Se però gli elementi che l¿azienda presenterà a sua discolpa non dovessero essere convincenti, Bruxelles infliggerà a Microsoft una pesante multa. Lo ha reso noto Tilman Lueder, portavoce della commissione guidata Mario Monti.
La commissione, che ha avviato l¿inchiesta nei confronti del colosso di Redmond nel 2000, avrebbe raccolto ¿prove supplementari¿ che comunque non farebbero che confermare quanto già appurato in precedenza, ossia, che Microsoft ha allargato anche al settore dei Media Player ¿ i programmi per riprodurre suoni e filmati sul computer ¿ il potere che gli derivava dal settore software.
Unendo il software d¿accesso ai file audio e video di Windows Media Player al sistema operativo Windows, il gruppo, infatti, avrebbe indebolito la concorrenza, ostacolato l¿innovazione e, in definitiva, ridotto la scelta dei consumatori.
Una dichiarazione conclusiva, che include l¿identificazione del problema e le adeguate soluzioni, sarebbe già stata inviata a Microsoft.
Per risolvere il problema la commissione ha proposto tre alternative: la prima, inaggirabile, mira a costringere Microsoft a rivelare alla concorrenza le informazioni necessarie per rendere i propri prodotti interoperabili con la gamma di server Windows.
Le altre alternative prevedono la ¿dissociazione¿ di Windows Media Player da Windows in modo da mettere in commercio una versione di Windows senza Media Player o, infine Microsoft dovrebbe accettare di includere in Windows i media player della concorrenza.
¿Tutte le soluzioni ¿ afferma ancora la commissione ¿ mirano ad assicurare ai consumatori un¿adeguata scelta nel panorama dei software audio e video¿.
Bruxelles è comunque convinta della validità delle proprie accuse nei confronti del colosso americano: ¿Il nostro dossier ¿ dichiara Monti ¿ è assolutamente solido, anche troppo, e l¿azienda non può ignorarlo¿.
Secondo la procedura abituale la Commissione europea ha informato Microsoft con una lettera d¿intenti in cui viene precisato, tra l¿altro, che la Ue ha intenzione di imporre una multa il cui montante verrà fissato ¿in funzione della gravità e della durata dell¿infrazione¿.
Formalmente Microsoft ha un mese di tempo per rispondere alle richieste del commissario Monti. Quale che sia l¿atteggiamento del gruppo americano, la Commissione non ha voluto fare pronostici sulla data di chiusura del dossier.