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Telecom Italia scende in campo per il digitale terrestre. I particolari della sperimentazione di La7 e Mtv

Italia



di Pierluigi Sandonnini

In contemporanea a Rai e Mediaset, anche La7, il terzo polo televisivo italiano, e Mtv si preparano alla sfida del digitale terrestre. Dall¿autunno, infatti, partir&#224 la sperimentazione presso 2000 famiglie, come dichiarato di recente da Giuseppe Parrello, amministratore delegato e vicepresidente di Telecom Italia Media, la societ&#224 proprietaria delle due reti televisive nazionale, in un”intervista a un quotidiano economico.

Abbiamo chiesto a Erik Lambert, consulente di Telecom Italia per la tv digitale terrestre, di chiarirci i particolari di questa sperimentazione.

D. Innanzitutto, Lambert, dove sar&#224 effettuata la sperimentazione?


R.
La7 ha gi&#224 acceso una serie di trasmettitori digitali a Torino, Modena, Bologna , Pesaro e Macerata. Al momento stiamo procedendo con test tecnici, per studiare la trasmissione, la ricezione e le interferenze.



D. Qual &#232 l”ammontare degli investimenti previsti per la transizione dall”analogico al digitale?

R.
Difficile rispondere a questa domanda, dipende dall¿evoluzione, dalla sua velocit&#224, riguardo il digitale nell¿insieme del sistema televisivo italiano. Alcune stime, fatte da noi e anche da Mediaset, indicano che per realizzare una rete nazionale di tv digitale occorrono inizialmente tra i 60 e gli 80 milioni di euro per un multiplex. Questo investimento non &#232 di per s&#233 sufficiente a garantire l¿effettiva transizione al digitale, almeno non per assicurare la piena copertura del paese. Un buon coordinamento tra i diversi operatori di rete sar&#224 certamente un fatto importante per aiutare una rapida transizione verso il digitale terrestre.



D. Sar&#224 necessario acquistare nuove frequenze per la copertura dell”intero territorio?

R:
Per la sperimentazione La7 ha avuto la possibilit&#224 di utilizzare alcune frequenze ridondanti. Per diventare un operatore nazionale di tv digitale &#232 necessario acquisire frequenze supplementari. Da questo punto di vista, Telecom Italia &#232 nella stessa situazione di Mediaset e Rai, e di ogni altro che volesse diventare operatore di rete.


D. Quali sono gli obiettivi di copertura che La7 si pone?

R.
Nel lungo termine (all¿epoca dello switchoff), La7 e Mtv avranno una piena copertura digitale. Questa copertura potrebbe essere raggiunta su una rete proprietaria e su una capacit&#224 affittata da altri operatori di rete, o comunque tramite un mix di queste due soluzioni.

Al momento, Telecom Italia sta lavorando per diventare un operatore di rete digitale nazionale. Per la legge Gasparri che sta per essere approvata, ci&#242 significa avere almeno una copertura del 50% della popolazione. Questo costituisce un primo obiettivo, che Telecom Italia conta di raggiungere durante il 2004.



D. Sono gi&#224 stati definiti i programmi che verranno distribuiti sulla rete digitale? Ci sar&#224 la tv interattiva?

R.
Molto probabilmente, La7 e Mtv andranno sulla rete digitale di Telecom Italia. L¿utilizzo di capacit&#224 eccedenti potrebbe essere data in affitto ad altri fornitori di contenuti, nazionali o regionali. Naturalmente, parte della capacit&#224 potrebbe essere riservata per servizi interattivi e della societ&#224 dell¿informazione.

Una parte importante della sperimentazione di Telecom Italia della tv digitale &#232 la presentazione e la validazione di nuovi servizi interattivi. Ci&#242 rappresenter&#224 una estensione basata sul concetto di ¿always on¿ sia Gprs a banda stretta, sia Dsl a banda larga. Telecom Italia considera questa modalit&#224 ¿always on¿ fondamentale per dare all¿utente finale la migliore esperienza di televisione interattiva.

Per la semplice interattivit&#224, una connessione wireless via Gprs potrebbe aiutare a risolvere il problema della connettivit&#224, ove vi sia una resistenza a connettere il set top box alla rete telefonica fissa. Ma per una piena esperienza interattiva, niente eguaglia la congiunzione tra tv digitale terrestre e Dsl.


D.
Dopo la fase sperimentale, quali saranno le prime aree coperte?

R.
Dipende anche delle opportunit&#224 che sorgeranno dall¿acquisto delle frequenze. Intendiamo, comunque, coprire le maggiori città italiane nel corso del 2004.

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