Italia
¿La costituzione della nuova Commissione con il compito di definire gli standard di accessibilità ed i criteri per assegnare il cosiddetto “bollino blu” giunge come un acquazzone estivo nell”avanzare dell”iter parlamentare del disegno di legge sull”accessibilità del web ¿ ci ha dichiarato Roberto Scano, presidente dell¿International Webmasters Association (IWA) – L”eliminazione della precedente commissione che ha avuto il merito di sviluppare il libro bianco con una nuova commissione durante la discussione del disegno di legge sull”accessibilità è, a mio parere, un atto di mancato rispetto per l”organo parlamentare che si sta occupando di sviluppare la legge… sarebbe come voler stendere la moquette prima di costruire i muri di un immobile, quindi illogico e immotivato¿.
Ma veniamo ai fatti.
Lo scorso sabato 26 luglio, in un pomeriggio particolarmente assolato ed afoso, il ministero dell¿Innovazione ha diffuso, alle 15:22 un comunicato stampa in cui si dava conto della costituzione dei una ¿Commissione interministeriale per l¿impiego delle tecnologie dell¿informazione e della comunicazione per le categorie deboli e svantaggiate¿, presso il Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie.
¿La Commissione ¿ si legge nel comunicato stampa – diventa permanente e subentra al precedente analogo organismo a cui il ministro Lucio Stanca aveva demandato la realizzazione del ¿Libro bianco¿ ¿Tecnologie per la disabilità: una società senza esclusi¿, con il quale per la prima volta in Italia si è analizzata dettagliatamente la condizione dei disabili rispetto alle nuove tecnologie. Sulla base dell¿indagine è stato predisposto il disegno di legge Stanca, ora all¿esame del Parlamento, per l¿inserimento dei disabili mediante le nuove tecnologie informatiche e l¿abbattimento delle barriere digitali¿.
¿Tra i compiti della Commissione ¿ si legge ancora nel comunicato – ci sono la predisposizione di un rapporto sulle azioni da promuovere per avviare specifiche politiche attinenti agli obiettivi. Inoltre ogni anno sarà redatto anche un rapporto propedeutico al varo di norme necessarie per adeguare l¿ordinamento nazionale ai livelli di qualità ritenuti più appropriati¿.
¿Infine, sulla base delle indicazioni dell¿apposita Segreteria Tecnico-scientifica, la Commissione stabilirà elementi e criteri per la definizione degli indicatori utili a definire i diversi livelli di accessibilità dei siti Internet e delle applicazioni informatiche, per la loro relativa misurazione ed eventuale certificazione¿.
Il senso del comunicato, con specifico riferimento ai compiti indicati nel precedente periodo, sembra perciò confermare il j¿accuse di Roberto Scano.
Per queste ragioni abbiamo subito raggiunto l¿On. Giorgio Panattoni, che conosce molto bene l¿argomento, essendo uno dei membri più attivi della IX Commissione, presso la quale sono all¿esame tutte le proposte di legge sull¿accessibilità ad internet a favore dei disabili.
¿Premesso che tutte le iniziative che tendono a facilitare l”impiego delle tecnologie ICT per le categorie deboli e svantaggiate (uso la terminologia del governo) sono positive, nel merito delle affermazioni del Ministro mi pare si possano fare le seguenti osservazioni. Innanzitutto ¿ ha commentato l¿On. Giorgio Panattoni – sono all”esame del Parlamento diverse leggi sulla materia e non solo la legge del governo. Anzi, le leggi di iniziativa parlamentare paiono più articolate e complete di quella proposta da Stanca. E in questo senso non pare particolarmente apprezzabile la costituzione della ennesima struttura permanente alla quale delegare la materia, con l”approccio centralistico tipico di questo governo. D”altra parte il governo opererà all”interno della delega e con i riferimenti che il Parlamento definirà nell”apposita legge. Mi pare pertanto ¿ ha concluso l¿On. Panattoni – che la materia sia ancora in via di definizione e che occorra terminare l”iter legislativo per definire le procedure e gli assetti più rispondenti alle specifiche necessità, che peraltro deriveranno da una stretta concertazione con tutti i soggetti interessati. In questo quadro dovrà inserirsi anche la Commissione istituita autonomamente dal Ministro, forse con troppa fretta e con scarsa attenzione alle prerogative del Parlamento¿.
Ugualmente preoccupata la posizione del Sen. Antonio Iovene, firmatario di una delle proposte di legge sull¿accessibilità all¿esame della IX Commissione.
¿La Commissione Interministeriale, di per sé, non costituisce una grande notizia. Potrebbe essere visto come un atto finalizzato a coordinare l¿attività dei Ministeri ¿ ha commentato il Sen. Iovene – Tuttavia, se il ministro Stanca volesse veramente rispondere, nell¿Anno Europeo dedicato alle Disabilità, agli impegni presi nei confronti dell¿opinione pubblica e soprattutto dei cittadini disabili, dovrebbe, assieme al Governo accelerare l¿iter della legge in discussione in Parlamento, chiedendo per essa, in virtù delle potestà governative, una corsia preferenziale attraverso il Ministro dei Rapporti con il Parlamento, per definire nel più breve tempo possibile il nuovo assetto normativo.
¿È evidente ¿ ha sottolineato Iovene – che questa commissione ha un carattere legato all¿operato dei singoli ministeri, ma l¿accessibilità dei siti internet della Pubblica Amministrazione, a cui fanno riferimento le proposte di legge in questione fra cui la mia, riguardano tutta l¿Amministrazione e non solo i ministeri¿.
¿Oggi, un cittadino disabile ¿ ha concluso Iovene – ha la precisa necessità di reperire notizie e informazioni dagli enti locali, dai servizi pubblici locali, dalle aziende private che forniscono servizi alla collettività. Tutte queste realtà non sono né contemplate né sotto la competenza di questa Commissione¿.
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