Europa
La Commissione europea adotterà provvedimenti formali contro quei Paesi membri che in violazione delle norme europee non trasporranno in tempi brevi nella propria legislazione la nuova legge quadro in materia di telecomunicazioni. Lo ha affermato in una nota il commissario Ue per le imprese e la società dell¿informazione, Erkki Liikanen: ¿La Commissione europea – ha detto – è determinata a prendere tutte le misure necessarie per assicurare la piena applicazione del nuovo quadro normativo e avvierà nelle prossime settimane le procedure previste contro quei paesi membri che non hanno ancora proceduto alla trasposizione dei regolamenti¿.
Il nuovo quadro regolatorio europeo è entrato in vigore venerdì 25 luglio, data ultima per l¿adozione della normativa. Al momento – comunica l”esecutivo Ue ¿ solo cinque paesi – Finlandia, Danimarca, Svezia, Regno Unito e Irlanda – hanno rispettato il termine per l”introduzione della direttiva sulle nuove norme per le reti di comunicazione elettronica e i servizi di tlc.
La prima a ubbidire alle disposizioni Ue è stata la Finlandia, il 23 maggio, seguita dalla Danimarca il 4 giugno, dal Regno Unito il 17 giugno e dall¿Irlanda il 21 giugno.
L”Italia non sembra correre alcun rischio, dal momento che – come confermato anche da Bruxelles ¿ la direttiva Ue sarà trasposta nell”ordinamento italiano ¿entro la fine del mese¿. Anche Spagna e Austria dovrebbero essere ¿molto vicine¿ alla trasposizione delle norme.
Per gli altri Paesi – fra i quali Germania e Francia ¿ il ritardo appare invece maggiore e senza immediati interventi la Commissione non potrà non avviare le procedure di infrazione previste in caso di violazione del diritto comunitario.
Il nuovo pacchetto regolatorio per il settore delle reti di tlc è stato adottato dal Parlamento e dal Consiglio della Ue nel marzo 2002. Sostituisce il precedente quadro di norme risalente al 1998.