Europa
Il Gruppo di comunicazione Vivendi Universal (VU) ha registrato stamane alla Borsa di Parigi uno dei più forti guadagni al CAC 40.
I trader stanno speculando sul possibile interesse del Gruppo di telecomunicazioni britannico Vodafone per VU, una volta realizzata la cessione degli asset americani.
Alle 11.30 di questa mattina, il titolo di VU saliva del 3,21% a 16,41 euro, in un mercato in rialzo del 2,12%.
Un¿analista ha riferito che ¿Il mercato speculava su un possibile interessamento di Vodafone, che potrebbe rilevare Vivendi per mettere le mani sulle sue filiali di telefonia Cegetel, SFR e Maroc Telecom¿.
Vivendi Universal ha detto in un comunicato che Vodafone il 30 gennaio 2004 concluderà il suo impegno di non acquistare azioni Vivendi.
“Vodafone ha dato a Vivendi Universal un preavviso di sei mesi per la sua intenzione di terminare l”impegno di non acquistare azioni di Vivendi Universal“, ha detto il Gruppo francese in una nota.
L”impegno era una delle misure presenti nell”accordo sottoscritto da Vivendi e Vodafone il 29 gennaio 2000 in relazione allo sviluppo del portale Internet Vizzavi.
Inizialmente prevista con una durata di tre anni, e poi aumentata a quattro, la clausola conteneva la possibilità che Vodafone ponesse fine all”accordo con un preavviso di sei mesi
Vodafone potrà acquisire dei titoli Vivendi Universal a partire dal 30 gennaio 2004, data in cui scadrà la clausola ”standstill”.
Il Gruppo britannico, infatti, ha annunciato a Vivendi Universal la propria intenzione a non volersi più avvalere dell”impegno ””a non acquisire titoli”” del Gruppo guidato da Jean-René Fourtou.
Sempre lo stesso analista ha aggiunto che ¿Sicuramente la possibile operazione d¿acquisto da parte di Vodafone non sarà realizzata immediatamente dopo l¿estinzione della clausola di non acquisto delle azioni di Vivendi, perché bisognerà aspettare la cessione degli asset americani dell¿Entertainment, ma anche la fusione TPS-Canal Satellite che renderà maggiormente profittevole l¿attività del Gruppo francese sul mercato della televisione¿.
Intanto per quel che riguarda Vivendi Universal Entertainment, è possibile che ai candidati in lizza si aggiunga l¿operatore via cavo statunitense Comcast.
Secondo il Wall Street Journal, il Gruppo francese starebbe cercando nuovi acquirenti, perché non soddisfatto delle offerte ad oggi presentate, che si aggirano tra gli 11-11,5 miliardi di euro.
Offerte non corrispondenti all¿enterprise value dell¿asset americano, dal quale Vivendi spera di ricavare almeno 14 mld di euro.
I vertici di Vivendi sperano di poter chiudere l¿operazione di vendita entro il 1 settembre 2003.
Ad aver presentato offerte per VUE, sono gli studios cinematografici Metro-Goldwyn-Mayer (MGM); Liberty Media di proprietà del miliardario John Malone; NBC (General Electric); il colosso americano dei media Viacom, guidato da Summer Redstone; e una cordata di investitori con a capo Edgar Bronfman junior, membro del Consiglio d¿amministrazione di Vivendi Universal ex patron di Seagram.
VUE comprende gli studios cinematografici Universal, i parchi divertimento negli Stati Uniti e diverse emittenti via cavo, ed è stimato tra i 10 e i 12 miliardi di dollari.