Italia
di Luigi Gambardella
presidente Puntoit
La scadenza del 24 luglio 2003 rappresenta un momento d¿importanza storica nel processo di costruzione dell¿¿Unione europea.
La trasposizione del nuovo pacchetto legislativo europeo segna la conclusione di un percorso iniziato nel 1999 e che ha portato alla revisione del quadro normativo ONP in vista di un consolidamento e di un¿armonizzazione sempre maggiore dei mercati delle comunicazioni elettroniche in Europa.
Una volta superata la fase di liberalizzazione iniziale, avviata nel 1998, è indispensabile ora guardare al futuro. Il nuovo quadro regolamentare parte dal presupposto che è necessario adeguare l¿ambiente normativo a questa nuova situazione, segnata da un lato da una pluralità di operatori e dall¿altro dalla nascita e dallo sviluppo di nuovi servizi della Società dell¿Informazione.
In un simile contesto, il passaggio dal ¿vecchio¿ quadro, che adottava un approccio prettamente regolamentare al ¿nuovo¿, che si basa sui principi consolidati a livello europeo del diritto della concorrenza, consente di intravedere uno scenario in cui sarà possibile combinare armonizzazione e flessibilità.
Armonizzazione e flessibilità significa generare un contesto in cui i quadri normativi degli Stati Membri (e dei futuri membri) siano omogenei fra di loro, pur permettendo che i futuri interventi regolamentari delle Autorità nazionali si adattino alle esigenze di mercato di ogni singolo paese.
L¿armonizzazione delle regole che governeranno i mercati delle comunicazioni elettroniche rappresenta l¿aspetto più importante del nuovo pacchetto normativo. La creazione di regole che siano comuni ed omogenee all¿interno dell¿Unione, assume un¿importanza fondamentale: né sono esempio lo sforzo perpetuato dalla Commissione nel lavoro costante con le Autorità e l¿istituzione dell¿European Regulators¿ Group (ERG), organo preposto ad espletare le funzioni di collegamento e di dialogo fra le diverse Autorità nazionali e la Commissione stessa per concretizzare le esigenze d¿integrazione che il nuovo insieme di regole comuni porta con sé.
A riprova dell¿impegno verso un dialogo positivo e verso una collaborazione fra le autorità competenti in sede nazionale ed Europea, vorrei solo brevemente ricordare che l¿industria delle telecomunicazioni segnala la necessità di procedure trasparenti nei lavori dell¿ERG e nella sua interazione con la Commissione al fine di assicurare la costruzione di regole coerenti, certe e prevedibili a tutti gli stakeholders. Segnalo in proposito che, in vista di una maggiore armonizzazione e certezza legale, la Commissione ha approvato proprio due giorni fa la Raccomandazione che contiene le regole sulle procedure di notifica previste dall¿Art. 7 della Direttiva Quadro.
A questo punto è importante domandarsi quali siano i vantaggi che il nuovo quadro regolamentare offrirà in termini di sviluppo del settore. E¿ opportuno innanzitutto assumere la consapevolezza che quello delle telecomunicazioni non sarà più considerato come un settore a sé stante: la discussione pubblica sul tema della convergenza assume toni sempre più attuali.
Il nuovo quadro regolamentare assume nella sostanza molti principi normativi che derivano dalla valutazione che la convergenza fra diversi settori (tlc, audiovisivo, informatica ecc.) sta diventando sempre di più una realtà.
Telecomunicazioni, tv ed internet sono così destinati a subire una profonda evoluzione dal punto di vista normativo-regolamentare. Per favorire tale processo il nuovo quadro fissa tra i primari obiettivi della politica regolamentare la valutazione della competitività del mercato alla luce della necessità di favorire gli investimenti in infrastrutture a larga banda (indispensabili alla trasmissione di content) ed in servizi informativi.
L¿evoluzione delle tecnologie e l¿utilizzo sempre più diffuso di applicazioni digitali che permettono l¿accesso a molteplici contenuti/informazioni su piattaforme differenti sono i fattori preminenti che stanno gradualmente portando alla realtà della convergenza. Lo sviluppo del settore in questa direzione è la sfida e la scommessa più importante per gli anni a venire. Lo spirito del nuovo quadro regolamentare accoglie tale sfida.
Non bisogna dimenticare pertanto che lo sviluppo del settore dipenderà in larga misura, in un quadro di certezza dell¿ambiente normativo e regolamentare, anche da maggiori investimenti e dalla capacità dell¿industria di offrire servizi e prodotti innovativi. A tal proposito, è importante che questi ultimi siano percepiti dai consumatori come ad alto valore aggiunto. Gli operatori di infrastrutture dovranno quindi trovarsi ad investire e a competere nell¿interesse finale del consumatore, rendendo possibile la fruizione e la circolazione di contenuti attraenti, e innescando la ripresa del circolo virtuoso che vede come componenti l¿innovazione tecnologica, lo sviluppo dei servizi, l¿aumento della domanda e la crescita della fiducia degli investitori.
I consumatori potranno cosi accedere a nuove piattaforme e usufruire di nuovi servizi, fatto che giocherà un ruolo di primo piano nel consolidamento della Società dell¿Informazione e nel raggiungimento dell¿obiettivo di creare un economia europea competitiva e basata sulla conoscenza.
Al fine di prospettare la sostenibilità del circolo virtuoso sopra descritto, è quindi necessario tenere a mente l¿importanza che rivestono i consumatori finali nella sostenibilità di un mercato che sia di fatto competitivo. La scelta di molteplici piattaforme da parte di operatori alternativi dipenderà in larga misura dalla qualità del contenuto che questi saranno in grado di offrire. La qualità del contenuto rifletterà a sua volta il livello di competizione che l¿industria sarà in grado di mettere in atto.
Alla luce dei cambiamenti che stanno caratterizzando e che caratterizzeranno lo sviluppo della Società dell¿Informazione nel futuro prossimo, l¿ambizione del nuovo quadro regolamentare europeo è quindi quella di adattarsi ad un contesto dinamico, riducendo progressivamente la regolamentazione in favore di una valutazione d¿insieme della competitività e dell¿efficienza del mercato europeo a livello globale.
Nel nostro paese l”iter di recepimento del pacchetto di direttive sulle comunicazioni elettroniche è quasi ultimato. Si prevede infatti che il decreto legislativo recante attuazione delle suddette direttive venga definitivamente approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 31 luglio prossimo, una volta acquisiti gli ultimi pareri delle Commissioni parlamentari competenti.
Una volta che le nuove direttive saranno recepite, sarà il momento di passare ai fatti, operando, ognuno nei suoi compiti, per rendere possibile un solido sviluppo del settore in vista della creazione di una Società dell¿Informazione di alto livello per tutti.