Italia
Urgono misure da adottare, per combattere il dilagante quanto preoccupante fenomeno della pedofilia sul Web.
La cronaca di tutti i giorni sottolinea quanto la pedofilia sia un male sociale diffuso. Alcuni recenti storie hanno reso le coscienze più vigili e più attenta la sensibilità politica.
La Rete è ormai diventato luogo di traffico di materiale pedopornografico e di appuntamenti tra questa gente, apparentemente normale, che al riparo di nickname, contatta, prende appuntamenti, acquista e vende materiale pedopornografico, incentivando lo sporco business che si nasconde dietro ciò.
Ieri notte, i Carabinieri del Reparto Operativo di Roma hanno sgominato, dopo un anno esatto di indagini, il ”Fun Club” , associazione a delinquere, composta da sette persone di cui due italiani, attiva nelle violenze sessuali in danno dei propri figli, nipoti, scolari, piccoli pazienti, figli di conoscenti.
La scorsa settimana un impiegato comunale è stato arrestato per ripetuti e frequenti atti di pedofilia nei confronti di ragazzi ai quali regalava anche hascisc e denaro.
I ragazzi venivano adescati all”uscita delle scuole o via Internet. Numeroso il materiale telematico sequestrato all”impiegato di Giulianova.
Questi sono solo due dei più recenti episodi che riguardano la violenza suoi bambini e la facilità con cui Internet facilita i contatti tra questi delinquenti.
La situazione è drammatica e le violenze sui minori continuano a crescere. E soprattutto la Rete, grande mezzo comunicativo, va tenuta sotto stretto controllo, tentando di trovare immediate soluzioni per arginare il problema.
Oggi arriva la notizia che, fra le misure che il governo sta studiando contro la pedofilia, c”è anche la possibilità di impedire l”uso di carte di credito per l”acquisizione di materiale pedopornografico dalla Rete. Ad annunciarlo è il Ministro per le Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo, titolare del coordinamento delle politiche governative antipedofilia.
””Un gruppo tecnico interministeriale è al lavoro su questo fronte – aggiunge il ministro – per elaborare, d”intesa con il sistema bancario, meccanismi che consentano di bloccare oggi possibilità di pagamento di immagini e filmati disponibili in Rete attraverso lo strumento più usato sul Web, appunto le carte di credito. L”obiettivo è quello di contrastare chi lucra su tali perversioni frapponendo quanti più ostacoli possibili alla veicolazione di materiale pedofilo. La materia è complessa, vista la internazionalità del fenomeno, ma – conclude – siamo certi di poter recidere in tempi brevi anche questo ramo che alimenta la mala pianta della pedofilia¿.