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Clamorosa decisione del Senato americano che ha bloccato un controverso programma di sorveglianza elettronica grazie al quale il governo avrebbe potuto controllare le banche dati contenenti informazioni personali degli utenti (fatture, numeri di carte di credito, ricevute ecc.) con la scusa di stanare presunti terroristi. Il programma di sorveglianza elettronica – battezzato prima “Total Information Awareness¿ (Controllo totale dell¿informazione), poi “Terrorism Information Awareness¿ (TIA) – permette, grazie a una tecnologia molto sofisticata, di identificare comportamenti sospetti attraverso il controllo incrociato di diverse banche dati, sia pubbliche che private.
I senatori hanno approvato all¿unanimità un budget di 369 miliardi di dollari per l¿equivalente della nostra finanziaria, ma hanno vietato al Pentagono di utilizzare anche un solo cent per il programma di controllo elettonico, sostenuto dall¿amministrazione Bush.
La decisione dei senatori statunitensi, guidati dall”influente repubblicano Ted Stevens, è insolitamente radicale: “Neppure un singolo dollaro potrà essere reso disponibile o gestito dal Dipartimento della difesa o da qualsiasi altro dipartimento, agenzia o ente del Governo federale, per finanziare la ricerca e lo sviluppo del programma TIA”.
Le associazioni per la tutela dei consumatori e delle libertà individuali hanno criticato aspramente il TIA da quando è stato reso pubblico, nello scorso autunno. A marzo, Mitch Kapor uno dei responsabili di Groove Networks – azienda che vende le proprie tecnologie anche all”agenzia del Pentagono ¿ ha lasciato il cda in aperto dissenso con la collaborazione dell¿azienda con l¿agenzia della Difesa americana (DARPA) che sta realizzando il TIA. ¿Credo profondamente – afferma Kapor – nelle libertà civili e con altri difensori delle libertà civili sono sostanzialmente preoccupato per il potenziale danno alla nostra libertà derivante dal progetto TIA¿.
Il DARPA, da parte sua, definisce il programma la ¿ realizzazione di tecnologie d”avanguardia capaci di rispondere a minacce asimmetriche ottenendo una consapevolezza totale dell”informazione utile per prevedere, segnalare problemi di sicurezza nazionale e formulare decisioni in merito¿.
Il TIA, assicura il Pentagono, permetterà agli inquirenti di controllare solo alcune informazioni, non tutto ciò che capita loro sotto mano.
La decisione del Senato riguardo il TIA dovrà ora essere associata a quella della Camera, che ha adottato il programma all¿inizio di luglio, pur vietando al Pentagono di utilizzarlo senza il consenso dei cittadini americani.
Il TIA ha suscitato sconcerto anche in Italia, dove 120 deputati hanno firmato un”interrogazione per spingere il Governo a prendere immediati provvedimenti al fine di evitare l”intrusione nella vita privata dei cittadini italiani. Il diessino Pietro Folena, primo firmatario dell”interrogazione, ha usato toni molti critici nei confronti del progetto. ¿Gli Stati Uniti ¿ afferma Folena – non possono intercettare la corrispondenza e i movimenti dei conti correnti dei nostri cittadini, proprio quegli Stati Uniti che per primi hanno concepito il concetto di tutela dei dati personali¿.