Europa
Nokia ha pubblicato i risultati del secondo trimestre 2003 – deludenti seppur conformi alle attese degli analisti – ma ha disilluso i mercati circa una possibile ripresa per i prossimi tre mesi.
L¿utile netto del produttore finlandese si è attestato a 624 milioni di euro, in calo del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando aveva fatto registrare ricavi per 862 milioni di euro.
Il risultato proforma è in ribasso del 27% a 664 milioni di euro, contro i 905 milioni del 2002.
L¿utile per azione proforma (eps), penalizzato dagli oneri straordinari pertinenti la Nokia Networks, si è attestato a 0,14 €, contro 0,19 € dello scorso anno. L¿eps è stato comunque conforme alle attese degli analisti e dell¿azienda che aveva previsto una forchetta tra 0,13 e 0,16 €..
Il fatturato del gruppo è cresciuto dell¿1% a 7,019 miliardi contro i 6,935 del secondo trimestre 2002.
I deludenti risultati del gruppo sono da attribuire alla debolezza della divisione infrastrutture ¿ per la quale si prevede un calo del fatturato tra il 15 e il 20%- ma il gruppo avverte che la debolezza del dollaro potrebbe incidere sul fatturato del terzo trimestre, visto piatto o in calo per la divisione più importante, quella dei telefonini. Il volume d¿affari della divisione mobile, cresciuto in questo trimestre di appena il 2% a 5,5 miliardi di resteranno ¿stabili, se non in leggero ribasso rispetto allo scorso anno¿, precisa l¿azienda in comunicato, nonostante previsioni di crescita comprese tra il 4 e il 12%.
Il titolo Nokia, in seguito alla pubblicazione dei risultati, ha subito perso il 10% attestandosi a 14,16 euro. Anche gli altri operatori hanno risentito dell¿ombra di pessimismo gettata sul mercato dal gruppo finlandese: Ericsson ha perso il 4,21% a 9,20 corone, così come Alcatel, sulla Borsa di Parigi, è scesa a 7,73 euro.