Europa
Il tribunale di Francoforte ha deciso di procedere nei confronti del presidente del consiglio di sorveglianza della Deutsche Bank, Rolf Breuer, accusato di aver accelerato il fallimento del Gruppo tedesco di media Kirch, rilasciando delle pubbliche dichiarazioni contrarie alla società. La notizia è arrivata da alcune fonti giudiziarie, che hanno anche dichiarato che nell¿ambito di questa indagine è stato perquisito il domicilio e i due uffici in Deutsche Bank di Breuer.
La rivista Focus, uscita in edicola lunedì 14 luglio, sostiene che le perquisizioni sarebbero state effettuate giovedì 10 scorso.
Il tribunale di Francoforte ha confermato di aver dato mandato alle autorità di polizia di effettuare le perquisizioni nella banca tedesca nell¿ambito del dossier KirchMedia, ma non ha voluto rivelare se sono stati coinvolti nell¿azione anche gli uffici di Breuer.
Leo Kirch, fondatore di KirchMedia che nell¿aprile 2002 è stato costretto al deposito dei bilanci della società aprendo la procedura fallimentare, accusa Breuer d¿aver violato il segreto bancario, mettendo in dubbio pubblicamente la solvibilità del suo Gruppo nel febbraio 2002, quando ancora Breuer era presidente della prima banca tedesca.
Secondo il magnate, queste dichiarazioni avrebbero segnato la fine della sua società, impedendogli di ottenere nuove linee di credito. KirchMedia, gioiello dell¿impero mediatico, ha depositato i bilanci due mesi dopo le rivelazioni di Breuer.
Il banchiere è stata già condannato da una giurisdizione civile di Monaco, e dovrà rimborsare la società dei danni cagionati, con una somma che potrebbe arrivare fino a 100 milioni di euro, secondo alcune indiscrezioni di stampa.
Dopo questa sentenza, il tribunale di Francoforte ha deciso di riaprire il dossier, per considerare i possibili risvolti penali dell¿affaire.