Italia
La Polizia postale e delle comunicazioni del Lazio, nel corso di un¿operazione antipedofilia on line, ha individuato e denunciato 15 persone, tutte incensurate e insospettabili.
Nella nota delle forze dell¿ordine, si legge che i 15 soggetti sono ¿tutti studenti, liberi professionisti e impiegati¿, persone al di sopra di ogni sospetto.
L¿accusa di cui dovranno rispondere è “scambio, divulgazione, diffusione e pubblicizzazione¿ di materiale pedopornografico.
Le perquisizioni operate nella capitale e sul territorio nazionale hanno permesso di rinvenire ¿un”ingente quantità di materiale digitalizzato di natura pedo-pornografica¿.
Nella nota, la polizia spiega che chattando tra loro in tempo reale, i soggetti identificati, ¿erano in grado di trasferire file pedo-pornografici agli utenti in stanze virtuali appositamente create¿ e in altri casi di produrre complessi sistemi per lo scambio automatizzato delle fotografie e dei filmati, il tutto ¿celandosi dietro nicknames che variavano continuamente¿.
I pc delle persone denunciate ¿ dice la polizia ¿ erano predisposti di una particolare funzione – chiamata f-serve – che mette a disposizione dei vari utenti collegati in chat porzioni del proprio hard-disk contenente file di diverso genere, in questo caso immagini e filmati dal contenuto pedopornografico.
I quindici sono stati individuati, dice il comunicato, a seguito di ¿una laboriosa attività info-investigativa sotto copertura operata (dagli agenti) per via telematica con l”uso di pc e nickname¿, e grazie anche alla collaborazione degli organi investigativi tedeschi, francesi e spagnoli.
Uno dei 15 è stato arrestato all”aeroporto di Fiumicino al termine di un viaggio in Brasile sulle cui motivazioni la polizia sta indagando. Si tratta di uno studente di 25 anni.