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L”operatore statunitense di telecomunicazioni WorldCom – di cui Key4biz si è occupato ieri per la maxi multa da 750 milioni di dollari per i danni provocati agli investitori – rivede al ribasso le previsioni delle attività e dei risultati nel triennio 2003-2005, con la motivazione che la pressione sui prezzi impedirà di raggiungere gli obiettivi finanziari fissati in precedenza.
Il secondo operatore di telefonia long distance degli Stati Uniti prevede un giro d”affari di 24,5 miliardi di dollari per quest”anno, rispetto alla precedente previsione di 24,7 mld, di 24,6 mld per l”anno prossimo (contro 25,8 mld) e di 25 miliardi per il 2005 (contro 27,8 mld).
Il pericolo per WorldCom viene dalle nuove offerte commerciali della concorrenza, per quel che riguarda tariffe e accesso Internet, che hanno provocato da aprile, su alcuni mercati, una caduta del 40% dei prezzi ai privati e alle piccole e medie imprese.
A maggio, il presidente del gruppo, Michael Capellas, aveva spiegato che le previsioni iniziali erano prudenti, spiegando che ci sarebbe stata una consistente ripresa dell”attività una volta che WorldCom fosse uscita dalla protezione della legge sui fallimenti (il cosiddetto ¿Capitolo 11¿), alla fine 2003. Per gli analisti finanziari, invece, WorldCom vedrà svuotarsi il proprio portafoglio clienti delle grandi imprese a vantaggio dei suoi principali concorrenti, AT&T e Sprint.
La revisione al ribasso delle attese di WorldCom, comunque, viene vista dagli analisti più come un”anticipazione di crisi del settore che come un segnale negativo del gruppo che sta cercando di uscire dalla procedura fallimentare.
¿Le stime al ribasso di WorldCom hanno implicazioni significative su tutto il mercato delle telecomunicazioni” dice un analista di Merrill Lynch. A essere particolarmente esposte, secondo Merrill Lynch, sono le utenze domestiche del long distance.
Anche per gli analisti di Ubs la domanda long distance sarà la prima a soffrire nella lotta che oppone le Baby Bells (le compagnie regionali) ai grandi gruppi del cavo, duramente opposti su questo segmento, attualmente appannaggio di AT&T, Mci – divisione di WorldCom destinata a prenderne il nome – e in parte di Sprint. Per attirare clienti, le Baby Bells hanno sensibilmente abbassato i prezzi, e naturalmente ciò ha comportato una riduzione dei margini.
Il piano di ristrutturazione della società cui sta lavorando il nuovo chief executive officer, Capellas, prevede che i creditori diventino proprietari dell”azienda, che prenderà appunto il nome di Mci.