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Jean-Marie Messier, l¿ex presidente di Vivendi Universal (VU), non ha finito di creare problemi alla società francese di media e comunicazione.
Vivendi è stata condannata da un tribunale arbitrale di New York a pagare a Messier una liquidazione di 20,6 milioni di euro.
Il Gruppo, che discuterà di questa questione nel Consiglio d¿amministrazione di oggi, ha apertamente dichiarato che si avvarrà ¿di tutti i mezzi legali a sua disposizione per opporsi a questa decisone¿.
Il nuovo presidente Jean-René Fourtou ha definito il giudizio del tribunale americano ¿indecente e scandaloso¿, soprattutto alla luce dei gravi danni causati dalla presidenza Messier alla società francese.
Messier ha ottenuto un risarcimento ¿ ha commentato Fourtou ¿ per un contratto mai approvato dal Cda di Vivendi.
Il Gruppo rifiuta di pagare qualsiasi tipo di indennizzo a Messier, in quanto ufficialmente Messier ha dato le dimissioni.
In realtà, la liquidazione sarebbe stata promessa a Messier, in cambio di dimissioni immediate, da Marc Vienot, ex pdg della Societé Generale, azionista del Gruppo. Ma la promessa di Vienot, che aveva agito senza mandato, non era stata approvata dal consiglio di VU.
Il presidente ha aggiunto che tutto questo è scandaloso per gli azionisti rovinati dalla presidenza Messier, così come per i dipendenti che ¿hanno visto sparire gran parte dei loro risparmi¿, consigliati dallo stesso Messier a investirli in azioni della società, già quando sapeva che la situazione finanziaria del Gruppo era disastrata.
Il tribunale in questione è quello costituito sotto l¿egida della American Arbitration Association. Il giudizio riguarda le modalità di liquidazione dell¿ex presidente.
Vivendi chiedeva l¿annullamento del “Termination Agreement” di Messier, noto nel jet-set come J2M firmato il primo luglio dello scorso anno. Ma la richiesta del Gruppo è stata rigettata dal tribunale.
Nel comunicato stampa, la società assicura che il suo Cda non ha mai approvato quelle queste condizioni di fine rapporto.
Jean-Marie Messier era stato messo alla porta del Gruppo lo scorso anno, sotto la pressione del Cda e dei suoi azionisti.
La strategia dell¿ex consigliere di Edouard Balladur, giudicata dagli osservatori – gli stessi che prima l¿avevano sostenuto ¿ come troppo azzardata, ha finito per portare la società sull¿orlo della rovina finanziaria.
Dopo il suo allontanamento e la sua sostituzione con Jean-René Fourtou ha rimesso in questione tutte le decisione prese da Messier.
In questo momento Fourtou è impegnato nelle trattative per la cessione degli asset americani dell¿entertainment. Con l¿obiettivo di ridurre il pesante indebitamento del Gruppo.
Ironia della sorte: la decisione del tribunale newyorchese arriva proprio nel momento in cui un¿altra VU ha deciso la cessione del 26,3% posseduto nell”operatore spagnolo Xfera, specializzato nelle tlc mobili e con una licenza Umts al suo attivo.
La società francese venderà la partecipazione al prezzo simbolico di 1 euro, agli altri azionisti di Xfera.
Ieri in chiusura, alla Borsa di Parigi il titolo cedeva il 2,52% a 15,85 euro.