Italia
Va avanti il dibattito che si è sollevato intorno al testo di riforma del sistema radio televisivo, che porta la firma del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri.
Il ministro difende il tetto del 20% sul controllo del sistema integrato delle comunicazioni, previsto nel suo Ddl attualmente in discussione in Parlamento e ha ribadito di ¿credere in questa proposta¿.
Intervenendo in videoconferenza all’apertura del nuovo palazzo dell’informazione finanziaria di Class Editori, e alla presentazione della joint venture Mf-Dow Jones News, il ministro ha detto ¿Siamo in un’epoca di convergenza fra Tv e Internet e per cui penso che sia più corretto parlare di un sistema sempre più integrato. Per altro, questa era un’indicazione prevista anche in leggi precedenti come la Meccanico¿.
Per quanto riguarda la tempistica dell’approvazione della legge, Gasparri, pur auspicando una sua approvazione entro l’estate ha spiegato che ”ragionevolmente sarà approvata entro il 2003¿.
¿Attualmente stiamo discutendo in Commissione al Senato – ha spiegato -. Nell’aula andrà in discussione dal 3 luglio e poi ci sarà il passaggio alla Camera¿
¿Quindi è ragionevole – ha aggiunto – che l’approvazione arriverà a settembre in tempi sufficienti per avviare gli investimenti nel digitale, poi si sa che per questi temi la politica e’ sempre in agguato¿.
¿In ogni caso la legge prevede che già dall’inizio del 2004 ci dovranno essere canali digitali che coprano almeno il 50% del territorio italiano¿.
Prudenza invece, da parte di Gasparri, sulla quantificazione degli incentivi per il finanziamento dei decoder. ”Prevediamo incentivi i cui fondi verranno da una parte dei proventi della privatizzazione della Rai, comunque sarei prudente sulla loro quantificazione”.