Nasce l¿Osservatorio sui minori dei paesi del bacino del Mediterraneo, formato dagli operatori tv pubblici e privati di ventiquattro paesi, con il sostegno dei rispettivi governi. La partenza ufficiale è avvenuta venerdì 20 giugno, in occasione di ¿Agorà 2003¿, manifestazione internazionale sui media per ragazzi organizzata a Bologna da Ectc (European Children”s Televison Center) e Rai, in collaborazione con il Comune nell”ambito di ¿Viva Bologna¿.
In realtà l¿Osservatorio era stato costituito già un anno fa; sarà presieduto dalla greca Athina Rikaki (presidente di Ectc) e approfondirà i problemi legati ai media per ragazzi in contesti sociali e culturali di paesi molto diversi fra loro.
Alla luce della nascita dell¿Osservatorio, il consigliere Rai Marcello Veneziani ha annunciato che all¿ordine del giorno del Cda di martedì 24 giugno ci sarà ¿una proposta per una struttura che segua tutto ciò che è dedicato all”infanzia e ai minori¿.
Nel corso della manifestazione bolognese, che si chiude oggi, si è trattato, tra l¿altro, il tema dei canali tematici per bambini in età prescolare. Il direttore di Raisat Ragazzi, Gianfranco Noferi, ritiene ¿che pure in Italia sarebbe utile sviluppare un canale tematico per la fascia 3-6 anni e sarebbe interessante che anche Raisat si impegnasse in questa direzione¿. Il primo canale tematico a pagamento dedicato ai bambini partirà in agosto, con ¿Boomerang¿ di Cartoon Network. L¿interesse per questa fascia di mercato – legata a un indotto di prodotti vari per l” infanzia – è motivato da una preoccupazione crescente delle famiglie per la formazione dei figli in età sempre più precoce. Nel mondo c”è un grande sviluppo di canali tematici via satellite e via cavo per bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni: complessivamente sono 142, di cui 88 in Europa e 5 in Italia.
Le famiglie italiane che hanno un decoder sono circa 5 milioni e quelle che pagano un abbonamento regolare risultano circa la metà. Si tratta quindi di un mercato ancora da sfruttare, che stenta a decollare anche per i problemi di raccolta pubblicitaria, concentrata al 90% sulla tv generalista pubblica e privata, come ha di recente sottolineato l¿Antitrust.
A Bologna è stata messa in risalto anche la necessità di proporre su scala sempre più ampia la tv come veicolo di alfabetizzazione. La popolazione mondiale al di sotto dei 15 anni, infatti, è di quasi 1 miliardo 800 milioni di persone: solo 190 milioni vivono nei paesi ricchi, 1 miliardo 600 milioni nei paesi in via di sviluppo. Da qui l” intento di Ectc di proporre in modo sempre più coordinato tra i paesi dell” area mediterranea la tv come un mezzo di crescita socio-culturale.
Nel dibattito della seconda giornata di Agorà è emerso che i nuovi canali tematici non sono dedicati soltanto ai bambini ma a tutta la famiglia, e si propongono di rafforzare il rapporto genitori-figli attraverso una serie di progetti formativi interattivi che oltre a stimolare nuovi bisogni culturali si propongono di stabilire proficui rapporti con gli esperti (pedagogisti, psicologi e pediatri), per aiutare i genitori nella ricerca delle soluzioni più idonee alla crescita dei propri figli in tutti le situazioni, anche di crisi e conflitto. Alla tavola rotonda di sabato 21 giugno hanno partecipato i rappresentanti dei canali tematici dedicati ai bambini di tre continenti: Sebastian Detertin (Kika), Germania; Xavier Romero (Tv3 Catalogna), Spagna; Lavaly Badr (Art Teenz Channel), Egitto; Alona Abt (Hop Tv), Israele; Patricia Hidalgo (Disney Channel), Italia; Yvonne Kgame (Sabc Edu), Sud Africa; Caroline Oustlant (Canal J), Francia. Moderatore il direttore di RaiSat Ragazzi Gianfranco Noferi. Per i canali tematici dedicati alla fascia 7-12 anni, dal dibattito, gli operatori dei maggiori broadcaster tv puntano nel prossimo futuro a un maggior utilizzo della interattività per soddisfare le richieste dei più giovani e farli partecipare in modo attivo alle iniziative e ai programmi degli stessi canali. I broadcaster stanno sperimentando inoltre programmi differenziati per target maschili e femminili.
Dal convegno ¿Una Tv solo per bambini¿ è scaturita l¿esigenza di dare maggiore attenzione al confronto multiculturale e multietnico, ponendo in relazione realtà sociali e familiari diverse.
Intervendo al convegno, il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha dichiarato: ¿Tutto ciò che garantisce di più i minori è positivo. Il fatto che questo grande convegno possa dar luogo ad un ulteriore atto di impegno, la ¿carta di Bologna¿, è positivo e credo sia uno stimolo per il governo italiano in vista del semestre di Presidenza europea¿.
¿A metà settembre – ha annunciato Gasparri ¿ ci sarà un consiglio informale dei ministri Ue a Siracusa. Lì discuteremo anche di questo tema e probabilmente pure della Carta di Bologna che nasce nei prossimi giorni e che sarà un orientamento. Parleremo ovviamente anche delle cose che abbiamo già fatto, come l¿aumento della quantità di spazio riservato ai minori, con un accordo di servizio tra il ministero delle Comunicazioni e la Rai. Un aumento dal 7 al 10% nella televisione di tutti, lo spazio dalle 7 alle 22.30¿.
Il ministro ha poi ricordato il sistema di autoregolamentazione, ¿che prevede anche sanzioni come deterrente verso chi sottoscrive impegni a tutela dei minori e poi si fa sfuggire trasmissioni non conformi a quelle regole. Non si può scherzare con i bambini se non nel senso ludico. Cioè ¿ ha concluso Gasparri – non si può scherzare ”bombardandoli” con programmi non conformi¿.