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Il Gruppo di media e comunicazione Vivendi Universal stamani saliva alla Borsa di Parigi, dietro la eco della notizie incalzanti sulla prossima cessione dell¿asset americano dell¿entertainment (Vivendi Universal Entertainment).
A metà mattinata alle 10.26, il titolo di Vivendi registrava lo 0,75% a 17,40 euro, in un mercato in rialzo dello 0,77%.
Un trader parigino ha commentato che se l¿andamento del titolo andasse male, diventerebbe ancora più difficile trovare un accordo per la cessione di VUE. Gli investitori stanno aspettando la data del 23 giugno prossimo, giorno ultimo per depositare le offerte per l¿asset.
Il Gruppo oggi ha registrato per il primo trimestre 2003 una perdita netta di 319 milioni di euro, contro una perdita di 815 milioni di euro archiviata lo scorso anno.
Il risultato operativo si attesta a 844 milioni di euro, in ribasso del 6% in rapporto agli 894 milioni di euro che includevano la parte di Vivendi Environnement, prima che si decidesse di cedere la quota.
Secondo i trader, i risultati operativi si attestano su livelli migliori delle previsioni, soprattutto per quel che riguarda la performance di CanalPlus, e il debito si alleggerisce grazie alla selvaggia politica di dismissioni.
Il debito di Vivendi Universal è arretrato a 14 miliardi di euro (cifra aggiornata al 31 maggio scorso, ndr) contro i 15,3 miliardi di euro dei due mesi prima e i 35 miliardi di euro circa dello scorso anno.
Secondo alcuni analisti, il titolo sta godendo delle speculazioni che sono state fatte sull¿interesse del Gruppo americano di media Liberty Media per l¿asset dell¿entertainment.
La società di John Malone potrebbe fare un¿offerta da 14 miliardi circa, secondo le indiscrezioni di stampa.
Già più volte citato come candidato potenziale al riscatto dalla divisione americana di Vivendi, allo stesso titolo del magnate del petrolio Marvin Davis e della società MGM, Liberty Media e gli altri potenziali acquirenti avranno tempo fino a lunedì prossimo per depositare le loro offerte.