Gli analisti non riescono ancora a capire quale sarà la risposta del mercato alla scissione delle directories di Telecom Italia, prevista per la prima settimana di agosto.
Secondo le decisioni prese dai vertici dell¿operatore italiano di telefonia, da una parte ci sarà la Nuova Seat, che verrà automaticamente messa sotto Opa da parte del consorzio che ha rilevato il 61,5% della directory.
Dall”altra, ci sarà Telecom Italia Media, la società che comprende Virgilio e La7.
Gli analisti ancora non riescono a fare delle stime precise, anche perché è stato sempre abbastanza difficile poter valutare quest¿asset del Gruppo.
I pareri in ogni caso appaiono abbastanza discordanti. E se c¿è chi ritiene che il titolo volerà in Borsa, altri pensano esattamente il contrario.
Alcuni giorni fa, il Financial Times ha dichiarato che la valutazione fatta sul resto di Seat Pagine Gialle, che deve essere scorporata come Telecom Italia Media, è stata gonfiata.
La transazione – ricorda il giornale che ha dedicato all”accordo anche un servizio nella sezione Company e markets – valuta le directory Seat 5,6 miliardi di euro.
Questo significa quasi 1,9 miliardi di euro per la parte Media della Seat, costituito da un Isp, da un commercio al dettaglio di prodotti per ufficio e da un”area Tv.
¿In realtà è difficile superare un miliardo di euro anche con valutazioni generose. Le azioni dell”area media sono destinate probabilmente ad essere oggetto di forti pressioni una volta scorporato il settore¿, questo il parere del noto quotidiano finanziario.
Secondo le stime, il prezzo di quotazione di Telecom Italia Media sarà di circa 0,17 euro.
In realtà quello che non si riesce ancora a stabilire, è il reale enterprise value della divisione.
Anche in questo caso, le ipotesi variano a seconda che si consideri o meno il pagamento della put nei confronti di De Agostini.
Si tratta del contenzioso, ancora aperto, sul valore del 33% di Matrix. Seat acquistò nel settembre 2000 la quota di De Agostini, ma poi si rifiutò di pagare il prezzo stabilito,perché, nel frattempo, il valore della Web Company era crollato.
Euromobiliare, ad esempio, nella valutazione di Telecom Italia Media (valore finale: 532 milioni di euro) considera di630 milioni il possibile esborso alla De Agostini, mentre altre Sim milanesi stimano in 0,9-1 miliardi di euro il valore di Telecom Italia Media.
Per quel che riguarda le azioni, i target price indicano un valore tra 0,06 e 0,09 euro,che, partendo dagli 0,17 euro iniziali, significa un ribasso, nel peggiore dei casi, di quasi il 70%. E secondo una banca d”affari francese, il titolo, già nel primo giorno di quotazione, potrebbe perdere circa il 30 per cento.
Oggi alla Borsa di Milano è da segnalare la debolezza della Seat PG (-0,39%), che sconta ancora l”operazione directories.