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E¿ in crescita il mercato della pubblicità su Internet negli Stati Uniti. Dopo mesi di crisi, nel quarto trimestre dell”esercizio fiscale, gli investimenti sono saliti a 1,7 miliardi di dollari, mettendo a segno un +5% rispetto alle previsioni di aprile.
A fornire le cifre è la Interactive Advertising Bureau, che dichiara che per la prima volta dal 2000, le spese per gli spot sul Web sono avanzati dal trimestre precedente.
L¿IAB è un gruppo di cui fanno parte diverse società del settore, tra cui anche la MSN di Microsoft, AOL e Yahoo.
Sicuramente, nonostante il trend crescente, gli 1,7 miliardi di dollari archiviati appaiono ancora inferiori del 26%, rispetto al picco raggiunto nel quarto trimestre del 2000. Quello fu l¿anno del boom della Rete e le spese per la pubblicità online allora si erano attestate a 2,1 miliardi di dollari.
I dati forniti da Interactive Advertising Bureau confermano quanto sostenuto recentemente da Goldman Sachs.
Alcuni giorni fa, la società finanziaria aveva rivisto al rialzo le stime sulle vendite di spazi pubblicitari Internet per il 2003, portando la previsione da 5,5 miliardi di dollari a 6 miliardi di dollari.
Diversa la situazione per quel che riguarda l¿Italia. Gli analisti sembrano infatti molto più misurati.
Maurizio Costa, amministratore delegato di Mondadori, non appare molto entusiasta dell¿andamento del mercato pubblicitario nella seconda metà dell”anno.
“Aprile e maggio non sono stati molto positivi. C”è qualche segnale di recupero per giugno e luglio, ma per dire che il secondo semestre sarà esaltante ce ne vuole”, ha detto Costa in una recente intervista.
¿Qualche segnale comincia ad esserci, speriamo che si concretizzi”, ha concluso Costa.
In ogni caso, nel 2003, secondo quanto afferma anche uno studio di Initiative media, gli investimenti nella pubblicità Web registreranno una crescita pari al 50% circa rispetto al 2002.
Il 2002 è stato, secondo gli analisti, un anno nero nel corso del quale il settore pubblicitario ha registrato un vero e proprio crollo degli investimenti che ha colpito in particolar modo il Web, ma non ha risparmiato nemmeno i mezzi di comunicazione ¿tradizionali¿. Naturalmente, il tasso di crescita atteso per il 2003 sarà condizionato dall¿andamento della situazione economica generale.
Per rilanciarsi, nel 2003 il settore ha previsto anche nuovi mezzi di fare pubblicità: non più solo banner e pop up che conosciamo oggi, ma nuovi formati per i messaggi pubblicitari.