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Secondo uno studio condotto dai consulenti di AT Keamey e dalla Cambridge University gli MMS contribuiranno alla ripresa del settore delle telecomunicazioni, da tempo in cerca di una killer application che ripaghi gli operatori degli enormi esborsi per le licenze e la posa delle infrastrutture di terza generazione.
Nel corso dell¿indagine condotta in 15 Paesi sono state intervistate 5.600 persone che si sono dette disponibili a spendere per effettuare e inviare foto e video dal cellulare e per ricevere i servizi informativi alla base delle offerte dei gestori.
Due terzi degli utenti hanno risposto che sarebbero disposti a pagare per il servizio. Il 42% del campione si è dichiarato favorevole a pagare più di un dollaro e il 14% dell”intero campione a pagare più di due dollari per foto messaggio.
I servizi 3G in Europa sono partiti in sordina all¿inizio di quest¿anno, ma le vendite dei video telefoni non sono andate come gli operatori speravano, e in Gran Bretagna 3 UK ¿ che si trova tra l¿altro al centro di un contenzioso tra gli azionisti ¿ ha deciso di dimezzare il costo delle chiamate per attirare nuovi utenti. Finora, infatti, solo il 5% del campione dice di aver inviato un Mms.
Il sondaggio, tuttavia, ha indicato un “potenziale di crescita significativo”, anche se oltre il 60% degli intervistati ha detto che le compagnie di telefonia mobile devono ancora garantire alcuni requisiti necessari, come l”affidabilità della rete e una più lunga durata delle batterie.
Tutti questi fattori, uniti ai ritardi provocati dalle enormi spese richieste dalle infrastrutture stanno facendo temere per l¿effettivo decollo delle vendite che dovrebbero comunque conoscere una ripresa entro la fine di quest¿anno, quando tutti gli operatori dovrebbero essere in grado di garantire le offerte 3G.
Fino a questo momento soltanto il colosso di Hong Kong, Hutchison Whampoa, ha lanciato le video chiamate in Italia e Gran Bretagna.