Italia
Uno studio dell¿Istat ha rivelato che gli italiani usano sempre più Internet per consultare giornali e riviste e che le informazioni contenute nelle testate on line sono considerate più attendibili di quelle della tv e della carta stampata. L”indagine ¿Quale futuro per l” informazione on line ?¿è stata realizzata tra maggio e dicembre 2002 da un gruppo di ricerca dell” Università Bocconi di Milano con l”intento di offrire il primo rapporto in Italia sui quotidiani telematici ed è stata presentata ad Ancona in collaborazione con l” editore della testata marchigiana Gomarche.it.
La situazione dell¿informazione on line sembrerebbe quindi molto positiva, visto che oltre 5 milioni di persone preferiscono la rete ai più tradizionali mezzi di informazione per saperne di più sui fatti del giorno. Ma non è così, poiché emerge dall¿inchiesta che ¿ sebbene le testate locali on line siano sempre più diffuse ¿ esse stentano a sopravvivere e sono costrette, per farlo, a ricorrere all¿autofinanziamento.
Gli introiti delle aziende di informazione su Internet infatti si riducono all¿advertising o ad accordi con privati: il 29% degli editori dichiara che i propri profitti provengono dalla pubblicità, il 27% vive di pubblicità e autofinanziamento e il 17% riesce ad andare avanti soltanto con l¿autofinanziamento.
Lo studio rivela che i quotidiani di informazione on line sono concentrati per lo più in Toscana e Lombardia (12%) seguite da Campania (10%), Emilia Romagna (8%), mentre la Puglia e il Lazio coprono ciascuna il 7%, il Piemonte, la Sicilia, la Sardegna e il Veneto il 5% a testa, le Marche il 3% e la Liguria, la Calabria, la Basilicata, l”Abruzzo, l”Umbria e il Molise il 2%.
La maggioranza delle testate è nata tra il 2000 e il 2001 ed è subito stata registrata in tribunale a riprova della volontà degli editori di garantire la serietà dell¿iniziativa. Alle news, vengono però spesso affiancate anche altri servizi, come previsioni del tempo, ricette, oroscopi, orari dei treni e annunci di lavoro.