Non nasconde la sua soddisfazione Bruno Vespa, conduttore di ¿Porta a porta¿, trasmissione che va in onda in seconda serata su Raiuno.
Siamo campioni di Auditel e di equilibrio, con una trasmissione che ””rischia di essere pericolosamente comunista, avendo totalizzato 72 presenze del governo, 72 della maggioranza e 128 dell”opposizione””, ha dichiarato ironicamente il giornalista.
Tracciando il bilancio del programma, Vespa dice di chiudere un anno da record – con una media in seconda serata del 20,79 ¿ ¿nonostante ¿ aggiunge – questa sia stata la stagione più difficile¿ dalla sua nascita.
Vespa spera che per la prossima edizione ci sia la soppressione-slittamento del Tg1 di mezza sera a favore di una corposa edizione dell”una di notte, sullo stile di quanto avviene su Canale 5.
””I diciotto minuti (tra pubblicità e il notiziario del Tg1) che intercorrono tra la fine del programma di prima serata di Raiuno e l”inizio di ”Porta a porta”, fanno precipitare il nostro traino, a tutto vantaggio del concorrente¿, spiega Vespa.
Il programma tornerà dal 23 settembre nella seconda serata di Raiuno, con 4 puntate a settimana.
Il conduttore è preoccupato di non poter ripetere la ””eccezionale performance”” di quest¿anno, di cui è ampiamente soddisfatto anche il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce.
Nella sua ultima puntata, ¿Porta a porta¿ ha registrato un brillantissimo 20% di share. Il contratto di Vespa prevede la messa in onda di 136 puntate, ognuna delle quali costa alla Rai circa 46mila euro.
¿La media delle 136 trasmissioni di seconda serata è stata vicina al 21%, nonostante una fortissima concorrenza, perché al ”Costanzo Show” si è aggiunto ”Zelig” e anche ”La grande notte” di Raidue, nella nostra giornata tradizionalmente più forte, il lunedì¿, ha dichiarato con piacere il conduttore.
In Rai, comunque, le cose non sembrano essere così tranquille. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha fatto sapere che interverrà a difesa del giudice del lavoro di Roma Pagliarini, autore dell”ordinanza che ha stabilito che la Rai debba reintegrare il giornalista Michele Santoro. Pagliarini ha anche stabilito che l”azienda televisiva debba affidare a Santoro un programma di approfondimento giornalistico sull”informazione di attualità collocato in prima o seconda serata. I togati di sinistra hanno chiesto al Csm l”apertura di una pratica a tutela del giudice.
Intanto, Franco Siddi, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), intervenendo a Firenze al convegno nazionale ¿Informazione per la libertà¿ – organizzato dall”Associazione Stampa Toscana e Fnsi ¿ ha dichiarato che la Rai è ¿un¿azienda sofferente, un servizio pubblico che deve ritrovare tutto intero il senso della propria missione, che è quella di rappresentare il bisogno d”informazione autentica dei cittadini¿.
Dello stesso parere anche il Roberto Natale, segretario dell”Unione sindacale giornalisti Rai (Usigrai).
Natale, sempre al convegno di Firenze, ha rilanciato: ¿Risultati elettorali o no, credo che il vertice della Rai debba mostrare la consapevolezza, che finora non si è vista, che l”azienda sta attraversando la crisi più grave della sua storia¿.