Italia
Continuano ad aumentare giorno per giorno le denunce da parte dei malcapitati utenti che si sono visti recapitare bollette stratosferiche dall¿operatore Telecom Italia, a causa del prefisso 709.
Dalla Liguria sono arrivate oltre 300 denunce alla polizia postale.
Solo per la città di Genova le denunce sono più di 200. La Procura di Genova e quella di Imperia, informate dalla polizia postale, hanno immediatamente aperto un¿inchiesta.
Una cinquantina di denunce sono invece state presentate a Polizia e Carabinieri di Bologna e provincia. Ed è stata anche aperta anche un¿inchiesta della Procura del capoluogo emiliano in cui si ipotizza la truffa.
In effetti per Telecom Italia potrebbero esserci gli estremi per il reato di frode informatica ai sensi dell¿art.640 ter della Legge 547/93.
Il prefisso 709 fa installare sul computer dell”utente, a sua insaputa, un file con desinenza ”.exe” capace di disconnettere il pc dal provider con il quale è connesso a Internet e farlo connettere ad un nuovo provider preimpostato, con un costo che si avvicina ai 3 euro al minuto di collegamento. A questo si aggiunge un rischio potenziale aggiuntivo che ad ogni successiva connessione l”utente verrà collegato con il costoso nuovo provider preimpostato.
Succede che, l¿ignaro utente, surfando da un sito all¿altro, si imbatta in uno dei banner, con funzione di esca, che permette di scaricare free loghi, suonerie per cellulari, fotografie, giochi per la playstation, ma che determina il cambio di provider e l¿inserimento del prefisso 709.
Se l”utente clicca sopra il banner, e fa eseguire il programma, scatta il passaggio dalla connessione usuale a quella del nuovo e costoso provider, senza che lui sia informato di niente o accetti delle esplicite condizioni.
Le connessioni possono arrivare anche a 75 minuti, con un costo al minuto di 2 euro più Iva. In questo modo sono arrivate le superbollette, alcune addirittura da 1.500 euro e anche di più.
Chi è abile conoscitore della Rete può rimuovere la trappola, cancellando il file ”.exe” dal registro delle configurazioni del computer.
Telecom, intanto, ha deciso adesso di accogliere le richieste dell”Intesa dei consumatori, in attesa degli accertamenti di polizia postale e magistratura. Stabilendo che chi ha ricevuto bollette eccessive, potrà contestarla e pagarle solo parzialmente, mentre chi ha già versato l”importo potrà chiedere un rimborso.
La Telecom – informa una nota dell”Intesa dei consumatori – ha formalmente informato gli utenti della possibilità di contestare e pagare solo parzialmente le bollette esose. La società telefonica, secondo quanto riferisce l”Intesa, afferma infatti che chi non riconosce gli addebiti relativi a chiamate al 709 può ¿effettuare il pagamento degli importi (Iva inclusa) non contestati attraverso il C/C postale¿.
Gli utenti dovranno specificare i propri dati, precisando che ¿gli addebiti oggetto di contestazione derivano da un non volontario utilizzo del servizio e da raggiri di tipo informatico nel corso di navigazioni Internet¿.
Inoltre, Telecom Italia ha assicurato anche il rimborso a chi ha già pagato: ¿In tale ultimo caso ¿ dice l¿operatore ¿ si provvederà ad effettuare, sulla prima fattura utile o con assegno circolare o bonifico bancario, il rimborso della somma già pagata al cliente¿.
L¿operatore telefonico ha anche annunciato che chi vuole disabilitare il 709 potrà farlo ””gratuitamente chiamando il 187 o il 191””.
Per prendere visione della Legge n. 547 del 23 dicembre 1993 “Modificazioni ed integrazioni delle norme del codice penale e del codice di procedura penale in tema di criminalità informatica”, clicca qui
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