Aol T-W ritira dal mercato la Warner Book

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Aol Time Warner, gigante americano dei media e di Internet, ha ritirato dal mercato la sua divisione editoriale.

Secondo quanto dichiarato da un portavoce del Gruppo, la motivazione sarebbe legata alla mancanza di un¿offerta adeguata per l¿enterprise value.

“Abbiamo ricevuto molteplici offerte ma nessuna riflette il reale valore della divisione”, ha rivelato sempre il portavoce.

Aol Time Warner ha cos&#236 optato per il suo mantenimento nel proprio portafoglio.

Dalla vendita della Warner Book, Aol Time Warner si aspettava, infatti, di ottenere circa 400 milioni di dollari, utili per ridurre il debito di 26 miliardi di dollari complessivi: una cifra apparsa troppo ingente alle diverse societ&#224 in lizza.

Tra le imprese maggiormente attratte dall”unit&#224 di Aol Time Warner, il Gruppo tedesco Bertelsmann, titolare della casa editrice Random House, il quale – dopo le indiscrezioni dei giorni scorso che volevano l”affare praticamente concluso – ha reso noto di non volere cambiare la propria prospettiva di crescita a lungo termine dichiarandosi sempre pronta ad acquisizioni nel settore. Accanto a Bertelsmann, la corsa all”unit&#224 di Aol Time, aveva visto partecipare – secondo voci di stampa – la britannica Pearson, titolare della Penguin, e la germanica Zeinock Media fondata dall”ex amministratore delegato di BMG, unit&#224 musicale della stessa Bertelsmann. Oltre a loro, il fondo Thomas Lee Partners, dato molto vicino anche alla editrice Houghton Mifflin – una delle attivit&#224 Usa in uscita dal portafoglio di Vivendi Universal – e un gruppo di imprenditori guidato dal finanziere Frank Pearl, fondatore del Perseus Book Group.

La divisione libri di Aol Time Warner – cui si era interessata in passato anche alla catena di librerie Barnes & Noble rappresentava una buona opportunit&#224 per altri player del settore: nel 2002 ha infatti generato ricavi pari a 400 milioni di dollari – in crescita del 10% rispetto al 2001 – con un utile pre-tasse di 40 milioni di dollari.

La decisione di rinunciare a questo progetto di vendita, non implica sicuramente l¿abbandono dell¿obiettivo di ridurre il debito a 20 miliardi di dollari entro il 2004.

Alcuni giorni fa, il gigante informatico Microsoft ha accettato di versare 700 milioni di dollari ad Aol Time Warner, per risolvere un conflitto che riguardava i software di navigazione Internet. Il Gruppo di media, nell¿occasione, aveva detto che avrebbe destinato la somma alla riduzione del pesante indebitamento.

Dall¿inizio dell¿anno, Aol Time Warner ha raccolto circa 800 milioni di dollari, dalla vendita della sua partecipazione dell¿8,4% in Hughes Electronics (General Motors). E ancora 1,2 miliardi di dollari cedendo a Viacom il suo 50% detenuto nell¿emittente Tv Comedy Central.

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