Microsoft: la Ue non da i termini della scadenza delle proprie indagini

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Non si conoscono ancora i termini di conclusione dell¿inchiesta della Commissione Ue, che sta indagando sul Gruppo informatico Microsoft, per sospetto abuso di posizione dominante.

Ormai il dossier della societ&#224 di Bill Gates &#232 nelle mani della Commissione europea alla Concorrenza, da tre anni. Nel mese di marzo la Ue aveva detto che sarebbero stati necessari ancora altri mesi prima di prendere una decisione definitiva sul caso.

Amelia Torres, portavoce del Commissario europeo per la concorrenza Mario Monti, in una conferenza stampa ha dichiarato che: ¿Considerate le scadenze non rispettate in passato, oggi non possiamo che sentirci propensi a non fornire nessun altra data su quando speriamo si concluder&#224 questa (indagine)¿.

Aggiungendo ¿Non ci siamo avventurati nelle due precedenti previsioni su nostra iniziativa ma dietro le pressioni dei media, e per questo adesso resisteremo alle pressioni dei media”.

“Verremo informati a tempo debito (dei risultati dell”inchiesta), ma per ora non ci sono e non ci saranno pronostici (sui tempi)”, ha concluso la Torres.

La portavoce non ha voluto rispondere sulla veridicit&#224 della notizia che rivelava che la Ue avrebbe inviato altri questionari per proseguire le indagini.

I questionari riguarderebbero Media Player, programma integrato nel sistema operativo Windows e che serve e visualizzare file multimediali.

Philip Lowe, direttore generale alla concorrenza per la Commissione europea, aveva rivelato che con Microsoft e altre compagnie erano in corso trattative su molte questioni. Lowe aveva anche aggiunto che la Commissione conservava dubbi sulle attivit&#224 di Microsoft.

La Commissione vorrebbe capire se Microsoft abbia sviluppato il suo sistema operativo Windows, che domina il mercato, perch&#233 funzioni meglio sui propri server piuttosto che su quelli della concorrenza. La Commissione teme che Media Player goda di questi vantaggi rispetto ai programmi della concorrenza.

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