L¿Anfov chiede al governo e alle imprese di sostenere lo sviluppo della banda larga

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Per sostenere la banda larga in Italia ci vogliono incentivi per le aziende e per i privati. Lo sostiene il presidente dell”Anfov (Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione) Franco Morganti. Nel corso di un convegno sulla banda larga, tenutosi mercoled&#236 4 a Milano, Morganti ha ricordato che ¿l¿anno scorso avevamo proposto forti incentivi fiscali di durata triennale per sostenere la domanda di tecnologia, ma il governo ne ha concessi di piccoli per solo due mesi e mezzo¿. Secondo il presidente dell¿Anfov, ¿poich&#233 la banda larga &#232 diventata una tecnologia indispensabile ed &#232 considerata una priorit&#224, bisogna passare dalle parole ai fatti e sono necessari forti investimenti da parte del governo¿. Agevolazioni ¿almeno triennali e pari al 40% delle spese sostenute dai privati e al 20% di quelle delle aziende¿. Ma non solo. ¿E¿ importante ¿ ha proseguito Morganti – che anche le imprese facciano la loro parte, visto che nella relazione del presidente D”Amato all”assemblea di Confindustria di tecnologie si &#232 parlato poco¿.

Nel corso della conferenza sono stati presentati i dati del nono rapporto Anfov, secondo i quali gli accessi internet crescono del 9% ed &#232 prevista una loro saturazione intorno al 2005.

Le imprese italiane collegate alla rete sono oltre 2,8 milioni, ma ben 2,3 milioni utilizzano il collegamento dial up o l”Isdn, mentre la banda larga &#232 ancora minoritaria e riguarda soprattutto le aziende che superano i 50 addetti.

Morganti ha poi spiegato che, in base alla classificazione a zone dei Comuni italiani, oggi la larga banda riguarda il 13% della popolazione e il 16% delle aziende con collegamento fino all”utente, mentre nel 2005 le rispettive percentuali saliranno al 42 e al 46%. Da notare come per il 25% della

popolazione e il 23% delle aziende italiane, il collegamento a larga banda sar&#224 possibile soltanto attraverso il satellite.

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